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Lo Stadio della Juventus pezzo per pezzo

a cura della redazione

Non è soltanto il primo stadio, in Italia, di proprietà di un club professionistico, cosa che da sola giustifica l’interesse suscitato; e non è solo il più cospicuo investimento immobiliare nella storia della Juventus, anche questo un elemento che merita grande attenzione, alla luce del recente (e disastroso) bilancio della società.

L’impianto inaugurato lo scorso otto settembre, con la regia di Marco Balich, appare anche il primo stadio, in Italia, concepito e realizzato non solo per il calcio e per i tifosi, ma per un’intera città.

Per comprendere i tratti innovativi di questa struttura, la prima in Italia concepita e costruita secondo gli standard dei maggiori stadi europei, abbiamo deciso di dedicare un approfondimento specifico ad ogni singolo elemento: l’interior design, la costruzione, le recinzioni, le sedute, le pavimentazioni, l’erba sintetica e decorativa, l’impianto audio, l’illuminazione, il controllo accessi. In definitiva: lo stadio. Pezzo per pezzo.

            

Focus su: le recinzioni

Per il pre-filtraggio sicuro all’esterno del nuovo stadio della Juventus, sono stati impiegati i pannelli progettati ad hoc per gli stadi da Betafence Security Project - la nuova società di contracting Betafence specializzata nella gestione di grandi progetti infrastrutturali e di progetti complessi che prevedono automazione, controllo accessi e rivelatori.

Mentre Betafence Security Projects ha seguito le fasi di consulenza, progettazione, la messa in opera dei prodotti, assistenza al cantiere e post-vendita, Betafence Italia si è occupata della fornitura dei prodotti.

In sole 12 settimane di cantiere e uno staff di 5 tecnici specializzati, Betafence Security Project ha installato 115 cancelli conformi alla normativa UNI 10121, 1000 metri di separatori esterni fissi, i rigidi pannelli Nylofor 2DS anch’essi conformi alla normativa vigente e 205 moduli mobili di Publifor.

Una scelta funzionale che non rinuncia all’estetica: la scelta del colore bianco nella recinzione e grigio nei cancelli è stata fortemente voluta dall’Architetto Eloy Suarez, che ha curato la parte artistica dello stadio. Oltre che destinate all’area di pre-filtraggio, sono state fornite anche recinzioni per il parcheggio dello stadio, per il centro commerciale e il museo annessi all’impianto.

Foto fornita da Impresa Rosso

Focus su: gli impianti sportivi

Sono firmate Mondo le 37.907 sedute dall’impatto scenografico tutto juventino, le pavimentazioni in gomma per tutti gli spogliatoi e per il Museo Juventus, l’erba sintetica per il bordo campo e per gli spazi decorativi.

Le sedute, modello Mondoseat 9, sono pensate per offrire ai tifosi un impatto visivo estremamente scenografico: un particolare gioco di colori, nei distinti, i seggiolini bianchi e i seggiolini neri si alterneranno disegnando le figure stilizzate di due calciatori juventini in azione, mentre nelle curve alcuni seggiolini gialli formeranno due stelle simboleggianti i primi venti scudetti vinti.

Oltre alle sedute, Mondo ha progettato e realizzato tutte le pavimentazioni in gomma per gli spogliatoi della Juventus, degli Ospiti e di quello Arbitri, la pavimentazione dell’entrata del Museo Juventus (pronto in primavera 2012) e la pavimentazione di tutte le aree ristoro dell’impianto, per un totale pavimentazioni civili di 2.000 mq.

Infine, ha fornito l ’erba sintetica a bordo campo e l’erba sintetica decorativa per gli spazi merchandising della Juventus e degli altri corner sponsor, per un totale di 3.000mq.

Foto fornita da Impresa Rosso

   

Focus su: l'interior design

Sono firmati Pininfarina Extra tutte le aree interne accessibili al pubblico del nuovo Stadio della Juventus.

Il salone d'onore, i palchi, gli spalti, le panchine, gli spogliatoi, i ristoranti, il tutto contraddistinto da un'accurata scelta dei materiali e delle finiture, al fine di creare ambienti eleganti e innovativi, nonché resistenti nel tempo.

In particolare, il progetto messo a punto da Pininfarina Extra riguarda gli interni di tutte le aree dello stadio – pavimentazioni, illuminazione, arredi, palchi e lounge, tutto rigorosamente in bianco e nero, in onore dei colori della squadra. I sedili per il pubblico, nel dettaglio, sono concepiti come pixel di un’immensa fotografia, che a stadio vuoto mostrano immagini simbolo di grandi campioni della Juventus.

Sono state studiate, inoltre, sedute rialzate per vedere la partita dall’interno, garantendo il massimo comfort anche in caso di freddo intenso.

Foto fornita da Pinfinfarina

Focus su: la costruzione

Curata dalla Impresa Rosso, la costruzione del nuovo stadio della Juventus, ha visto la fusione di due edifici separati a formare un organismo integrato di nuova concezione. Da una parte, un nuovo invaso per gli spalti costituito in cemento armato. Dall’altra, la preesistente collina, liberata dai pennoni e dai gradoni, trasformata in un ampio parterre con tutti i servizi posti a livello interrato.

La forma esterna del nuovo invaso è definita da una superficie continua in lamelle di alluminio di andamento curvato, a realizzare una vera e propria pelle leggera, che solo da alcune angolazioni lascia intravedere la struttura delle gradinate.

Le lame di rivestimento sono realizzate in “alucobond” e ripiegate su 4 lati, mentre la dimensione delle stesse varia a seconda della posizione. La copertura dello stadio è composta da una struttura metallica di circa 1300 tonnellate, di dimensioni 125x90 m, e composta da 4 travi principali, 60 travi secondarie e pennoni (su progetto di Giugiaro) di 86 m di altezza, 650 tonnellate di peso ciascuno, issati da due martinetti con una capacità di 900 tonnellate l’uno.

La piazza di ingresso è il cuore del progetto architettonico, sede dei due elementi progettuali più complessi: le vele metalliche e la vetrata di ingresso. Quest’ultima è del tipo a facciata continua “a filo lucido”, costituita da un’ossatura principale in acciaio zincato. Le vele metalliche, invece, sono rivestite in lastre di alluminio a doghe di spessore 15/10, scatolate con passo 600 mm.

Foto fornita da Impresa Rosso

 

Focus su: il sistema audio

L’impianto di diffusione sonora del nuovo stadio della Juventus, fornito da RCF , è composto da 44 coppie di diffusori acustici H1315 (nella foto) in versione weatherproof: 12 coppie ogni tribuna e 10 coppie ogni curva. A questi 88 diffusori si vanno ad aggiungere altre due coppie per l'ascolto a centrocampo.

Tutti i diffusori sono collocati sotto le travi principali della copertura, tramite un sistema di staffaggio studiato apposta per essere agganciato ai travi stessi. Da ultimo, sono presenti due subwoofer S8028 WP, dotati ognuno di due altoparlanti da 18 pollici.

In totale: il sistema eroga una potenza complessiva di 117.200 watt equamente distribuita su tutti gli spalti. L’azienda si è altresì dedicata alla fornitura e installazione di una centrale di amplificazione per ogni tribuna o curva, collegata in fibra ottica alla regia dello stadio utilizzando il protocollo di trasporto audio digitale CobraNet(R), realizzato in collaborazione con Yamaha Musica Italia.

Per gli interventi audio da effettuare dal campo e dalle tribune, sono presenti inoltre una coppia di radiomicrofoni digitali DWS800 della dB Technologies, dotati di antenne direttive collocate all'esterno della regia audio.

Lo studio acustico che ha preceduto la fase di realizzazione dell'impianto è stato effettuato realizzando un modello virtuale dello stadio tramite il software di simulazione acustica EASE, così da verificare le varie configurazioni possibili del sistema audio.

  Foto fornita da RCF

Focus su: il controllo accessi

Una vetrina di tutte le soluzioni informatiche firmate Skidata . Questo è lo Stadio della Juventus, dove l’azienda ha curato dal controllo accessi al controllo parcheggi, fino al controllo degli accreditamenti; non solo per l’accesso di massa, ma anche per l’accesso alle aree riservate, come uffici e aree vip. Tutto controllato tramite sistema wireless a radiofrequenze, ovvero senza la presenza di cavi.

L’azienda ha predisposto tre tipologie di biglietti diversi: quelli tradizionali, quelli “print@home” e quelli in abbonamento, con codice bidimensionale, più sicuro del codice a barre tradizionale.

Un sistema CRM permette di ottenere dati su tutta la struttura e poterli all’occorrenza rielaborare. Un esempio è fornito dal sistema video installato che, in collegamento con il CRM, permette di ottenere dati fotografici del campo e dei tornelli sincronizzati tra loro, così da poter restringere il tempo di accesso di qualsiasi tifoso.

Dato fondamentale se il tifoso in questione, ad esempio, attua comportamenti scorretti durante la partita e non siede al posto a lui assegnato. Incrociando i dati ottenuti, è possibile identificare una persona in circa 36 ore.

Ultima particolarità del sistema: il controllo avviene prima, durante e dopo le partite perché lo stadio, concepito come uno spazio non solo per le partite ma per tutta la città, ha richiesto sin dalla sua progettazione di poter contare su un controllo costante.

Foto fornita da Impresa Rosso

Per approfondire

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L'articolo completo

Questa rassegna fa parte di un articolo approfondito espressamente dedicato al Nuovo Stadio della Juventus, che compare sul numero 6 di Sport Industry Magazine . Registrati al portale e richiedi una copia gratuita.

       

         

 
 
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