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29.07.2011

Parma Città Europea dello sport: bilancio positivo

a cura della redazione

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(27 luglio 2011) Valorizzare lo sport e potenziarne la pratica in tutto il tessuto sociale, creando nel contempo opportunità di carattere economico: per questo obiettivo hanno lavorato l’assessore allo sport di Parma, Roberto Ghiretti, e l’Amministrazione Comunale, nei primi sei mesi di “Parma Città Europea dello Sport”.

Il bilancio del primo semestre, presentato il 21 luglio scorso, è ampiamente positivo ed è motivo di soddisfazione, specialmente in una fase così difficile per la giunta comunale della città emiliana.

Con 227 eventi organizzati, per la gran parte gratuiti, il coinvolgimento di 57 discipline sportive e 250 mila spettatori (se ne prevedono 315 mila a fine anno), Parma sta dimostrando di trarre i massimi benefici dal riconoscimento assegnato dall’organizzazione internazionale ACES, Associazione Capitali Europee dello Sport.

Ogni anno, ACES offre alle città scelte (oltre a Parma, in Italia, nel 2011 anche Treviso e Trieste) l’occasione di una vetrina internazionale, all’insegna dello sport come fattore di aggregazione sociale e di miglioramento della qualità della vita e del benessere degli individui.

Il programma: costi e ritorni

Ai tanti eventi realizzati finora e programmati per i prossimi sei mesi – tra quelli a larga partecipazione, appuntamenti di rilievo nazionale o regionale, manifestazioni di respiro internazionale e iniziative formative e culturali – si devono aggiungere i numerosi progetti di lungo periodo che coinvolgono in particolare le scuole, gli operatori sportivi, le famiglie dei piccoli atleti e i parmigiani over 55.

Per un costo, per le casse del Comune, di circa 850.000 euro per l’area eventi e progetti e un ritorno ecomomico – si stima – sei volte superiore all’investimento sostenuto.

Tra gli altri numeri significativi, capaci di descrivere l’impatto economico e sociale del riconoscimento attribuito dall’ACES, sono stati citati i 100 nuovi dirigenti, frutto dell’attività di formazione, e lo sviluppo delle competenze per oltre 200 addetti.

Sul fronte dell’impiantistica, il 2011 ha già visto la nascita di tre nuove strutture che sono entrate a fare parte del patrimonio di circa 100 impianti presenti a Parma, con una densità di una struttura sportiva ogni 2,6 km e un accesso annuo complessivo di un milione e 400 mila persone.

Altri tre impianti sono attualmente in fase di realizzazone e 31 saranno oggetto di manutenzione nei prossimi mesi.

L’augurio per Parma e per le altre città che hanno ottenuto il riconoscimento europeo (nel 2012, in Italia, saranno Firenze, Pescara e Viterbo) è che questa sia realmente un’occasione non solo per far fiorire iniziative di breve durata, ma per adeguare numero e qualità delle strutture impiantistiche dedicate allo sport e per favorire e diffondere la cultura sportiva.

Ricordiamo, infine, che ACES assegna annualmente i titoli di “Capitale”, “Città” e “Comune” europeo dello sport, e che opera in sinergia con la Commissione Europea, in particolare per le iniziative presentate nel “Libro Bianco dello Sport”.

Si tornerà sull’argomento nel prossimo numero di Sportindustry Magazine , in uscita a settembre.

                  

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