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A cura di Lucia Dallavalle
La realizzazione di una nuova piscina richiede lavviamento di un percorso burocratico che non sempre si rivela fluido. Si dà spesso per scontato che questo non valga per le piscine fuoriterra, quando non implichino lavori edili aggiuntivi, per il semplice fatto che si tratta di strutture completamente smontabili e trasportabili, quindi rimovibili, per la cui installazione generalmente non sono necessarie particolari autorizzazioni.
Ma è proprio vero che installare una piscina fuoriterra nellarea pertinenziale di un edificio privato sia sempre così semplice?
Spigolando tra i regolamenti comunali per gli interventi edilizi, si osserva che né la precarietà della struttura della fuoriterra né il fatto che non modifichi in via permanente il terreno e neppure leventuale stagionalità determinano unautomatica e sicura esclusione dallobbligo di un qualche titolo abilitativo alla realizzazione.
In alcuni casi vengono esplicitamente citate le caratteristiche che la piscina fuoriterra deve possedere per essere effettivamente esentata da complicate prassi e assimilata, per esempio, agli arredi da giardino: le dimensioni massime consentite, la tipologia, oltre al fatto di essere rimovibile per smontaggio e non per demolizione. A questo, talvolta si aggiungono anche indicazioni relative al periodo di collocazione e allobbligo dello smantellamento a fine stagione.
Prima di procedere allacquisto, quindi, se si vuole essere sicuri di non incorrere in blocchi amministrativi che, talvolta, potrebbero anche sfociare in sanzioni, è opportuno effettuare due ordini di verifica:
Si ringrazia della collaborazione il Dott. Alberto Verardo, dipendente Regione Liguria - Dipartimento Salute, Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, che ha anche partecipato alla stesura dell'accordo Stato/Regioni del 16 gennaio 2003 e dell'accordo interregionale sulla Disciplina Interregionale delle piscine.