Autorizzazione fuoriterra Verardo
03.05.2016

Una fuoriterra in giardino: sempre libera da permessi?

In genere le piscine fuoriterra completamente smontabili non hanno bisogno di permessi particolari per la loro installazione, ma per essere sicuri di non incorrere in blocchi amministrativi, è opportuno svolgere alcuni approfondimenti preliminari.

Categorie: piscine, piscine news, normative piscine e spa,

A cura di Lucia Dallavalle

  

La realizzazione di una nuova piscina richiede l’avviamento di un percorso burocratico che non sempre si rivela fluido. Si dà spesso per scontato che questo non valga per le piscine fuoriterra, quando non implichino lavori edili aggiuntivi, per il semplice fatto che si tratta di strutture completamente smontabili e trasportabili, quindi rimovibili, per la cui installazione generalmente non sono necessarie particolari autorizzazioni.

Ma è proprio vero che installare una piscina fuoriterra nell’area pertinenziale di un edificio privato sia sempre così semplice?

Spigolando tra i regolamenti comunali per gli interventi edilizi, si osserva che né la “precarietà” della struttura della fuoriterra né il fatto che non modifichi in via permanente il terreno e neppure l’eventuale stagionalità determinano un’automatica e sicura esclusione dall’obbligo di un qualche titolo abilitativo alla realizzazione.

In alcuni casi vengono esplicitamente citate le caratteristiche che la piscina fuoriterra deve possedere per essere effettivamente esentata da complicate prassi e assimilata, per esempio, agli arredi da giardino: le dimensioni massime consentite, la tipologia, oltre al fatto di essere rimovibile per smontaggio e non per demolizione. A questo, talvolta si aggiungono anche indicazioni relative al periodo di collocazione e all’obbligo dello smantellamento a fine stagione.

  

Verifiche preliminari

Prima di procedere all’acquisto, quindi, se si vuole essere sicuri di non incorrere in blocchi amministrativi che, talvolta, potrebbero anche sfociare in sanzioni, è opportuno effettuare due ordini di verifica:

  • rivolgersi ad una azienda specializzata nella vendita e costruzione di piscine che, a differenza della grande distribuzione, è tenuta ad informare in modo corretto i propri clienti per evitare loro problemi;
  • verificare presso gli uffici comunali competenti se davvero il tipo di impianto scelto e le condizioni di utilizzo non implichino autorizzazioni o se, al contrario, esistano specifici vincoli e indicazioni che impongano la richiesta di un titolo edilizio.

   

Si ringrazia della collaborazione il Dott. Alberto Verardo, dipendente Regione Liguria - Dipartimento Salute, Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, che ha anche partecipato alla stesura dell'accordo Stato/Regioni del 16 gennaio 2003 e dell'accordo interregionale sulla Disciplina Interregionale delle piscine.

  

 
 
Torna indietro