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IOC Sostenibilita
05.12.2019

I traguardi sostenibili del CIO

Il Comitato Olimpico Nazionale porta avanti importanti iniziative per la sostenibilità ambientale, la salvaguardia del clima e le fonti di energia rinnovabili. Dopo l’inaugurazione della Olympic House e il lancio di UN Climate Change, ecco i progetti per Tokyo 2020.

Categorie: sport, news, istituzioni sportive

A cura della redazione

                            

                                  

Il Comitato Olimpico Nazionale (CIO) ha reso noti i progressi in merito all’ultimo report sulla sostenibilità ambientale stilato nell’ottobre 2018. Nel giugno dello scorso anno aveva inaugurato il suo quartier generale, l’Olympic House. L’edificio ha già ricevuto tre delle più rigorose certificazioni dell’edilizia sostenibile, compreso il livello più alto della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per il quale l’Olympic House ha ricevuto un punteggio più alto (93 punti) rispetto agli altri edifici certificati LEED v4, diventando una delle strutture più sostenibili del mondo.

Ha ricevuto inoltre la certificazione Minergie P, lo standard svizzero per l’efficienza energetica degli edifici ed è stato il primo quartier generale internazionale ad essere insignito del Platinum Swiss Sustainable Construction Standard (SNBS).

Al raggiungimento di questi standard ha contribuito una migliore gestione del riciclaggio e dei rifiuti, il limitato spreco di acqua e l’efficienza energetica, dal momento che l’Olympic House, si stima, impiega il 35% di energia e il 60% di acqua in meno rispetto alle strutture moderne convenzionali.

Nella Olympic House è stata installata una stazione di rifornimento di idrogeno da fonti di energia rinnovabile per rifornire i veicoli: Toyota, uno dei Partner Mondiali, ha donato otto auto a idrogeno a celle a combustibile.

Come ulteriore stimolo alla salvaguardia del clima, il CIO ha lanciato quest’anno, insieme a Dow, una nuova iniziativa sul carbonio, progettata per potenziare gli sforzi di sostenibilità del Movimento Olimpico fornendo compensazioni delle emissioni di carbonio come ricompensa per azioni concrete sul clima.

Ciò ha permesso al CIO di raggiungere il suo obiettivo di “neutralità del carbonio”, compensando le emissioni residue stimate tra il 2017 e il 2020: il programma CIO-Dow va ben oltre il bilanciamento delle emissioni del CIO, ma permetterebbe anche al CIO di ottenere vantaggi climatici attraverso un portfolio di progetti resi possibili dall’utilizzo delle tecnologie e dalla scienza dei materiali Dow.

In quanto proprietario dei Giochi Olimpici, il CIO ha altresì stabilito una collaborazione con il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici (COGO) per includere la sostenibilità tra gli aspetti da tenere in conto durante la pianificazione e la realizzazione dei Giochi Olimpici.

In merito a questo, il CIO ha creato il Carbon Footprint Methodology for the Olympic Games, un documento che aiuterebbe il COGO a sviluppare un piano sulle emissioni per i Giochi Olimpici e Paralimpici, permettendo di misurare un impatto ecologico minimo.

La Olympic Games Guide on Sustainable Sourcing spiega i requisiti di sostenibilità per il CIO e supporta il COGO affinché vengano rispettati. L’introduzione di una guida di questo tipo è fondamentale per un approccio più sostenibile e consapevole e rappresenta uno step importante per migliorare le risorse e i servizi dei Giochi Olimpici.

Il CIO ha inoltre una collaborazione attiva con gli stakeholder dei Giochi Olimpici, che ha avuto come risultato una serie di iniziative innovative volte alla sostenibilità istituite dai Worldwide Olympic Partners dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Ad esempio, P&G ha lanciato un’iniziativa assieme a Tokyo 2020 per creare i podi, utilizzati per la premiazione e la consegna delle medaglie, con i rifiuti di plastica, che possono essere donati dal pubblico o raccolti dagli oceani e dai corsi d’acqua. Dopo i Giochi i podi saranno nuovamente riciclati in imballaggi per prodotti P&G.

Anche le uniformi dei tedofori verranno prodotte con parti di bottiglie di plastica riciclate e raccolte dal Partner Mondiale Coca-Cola.

                                             

Un altro traguardo importante del CIO in qualità di leader del Movimento Olimpico è stato il lancio di UN Sports for Climate Action Framework: sviluppato congiuntamente da IOC in collaborazione con UN Climate Change, è un invito per la comunità sportiva a sviluppare un piano d’azione per il clima all’interno del settore e che ha raccolto l’adesione di 80 organizzazioni sportive dal momento in cui il progetto è partito. Il CIO ha inoltre pubblicato nuove linee guida come basi della sostenibilità: Sports for Climate Action è stato pubblicato in collaborazione con la Convenzione delle Nazioni Unite proprio per fornire ai membri del Movimento Olimpico una miglior comprensione dei cambiamenti climatici e possibili soluzioni per ridurre le emissioni di carbonio.

Per qualificarsi le Federazioni sportive internazionali e i Comitati olimpici nazionali devono essere firmatari dello Sports for Climate Action Framework e provare che stanno riducendo attivamente le emissioni di gas a effetto serra. Il CIO ha ospitato la prima riunione con i firmatari nel settembre 2018 e fino ad ora 10 federazioni sportive nazionali sono state premiate per le operazioni di riduzione del carbonio realizzate attraverso iniziative sia per la loro impresa che negli eventi.

                         

Anche gli atleti sono stati invitati a sfruttare la propria influenza per promuovere messaggi sulla sostenibilità globale, facendo da volto per importanti campagne di informazione e sensibilizzazione e associandolo ai marchi a minor impatto ambientale.

                 

Qui il resoconto completo

Per maggiori informazioni:

Carbon Footprint Methodology for the Olympic Games

Sports for Climate Action Framework

Olympic Games Guide for Sustainable Sourcing

 
 
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