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Sport e pigrizia
30.04.2019

Sport, la pigrizia arriva a 7 anni

Uno studio dimostra come l'attività fisica tenda a diminuire in concomitanza con l'inizio della scuola, al punto che a 7 anni i bambini tendono a mostrare i primi comportamenti pigri e nell'adolescenza c'è la tendenza ad abbandonare lo sport.

Categorie: sport, news sport

A cura della redazione

   

   

Secondo uno studio condotto dall'Università di Jyväskylä e da LIKES Research Centre for Physical Activity and Health, il momento in cui i bambini iniziano a mostrare segni di malavoglia arriva ai 7 anni d'età.

Quando iniziano la scuola, infatti, secondo i ricercatori i ragazzi hanno meno voglia di muoversi, a prescindere da quanta attività fisica facessero prima di entrare in classe per la prima volta. E nell'adolescenza arriva il momento in cui lo sport inizia a essere abbandonato.

Dal momento che l'attività fisica si stabilizza con l'età e l'inattività è più diffusa rispetto all'attività, è necessario intervenire fin da subito, cioè sui bambini, prima che la sedentarietà diventi un'abitudine – spiega al Daily Mail Irinja Lounassalo, ricercatrice e coordinatrice dello studio – inoltre, è importante supportare le scuole e le associazioni sportive affinché promuovano lo sport tra bambini e ragazzi”.

Per capire come i livelli di attività fisica cambino con l'avanzare dell'età, i ricercatori hanno analizzato 27 studi, pubblicati tra il 2004 e il 2008, dedicati all'esercizio fisico condotto da gruppi di varie fasce di età, rilevando un declino “eccezionalmente alto” nell'attività fisica tra i bambini e gli adolescenti: il moto, infatti, secondo quanto rilevato dai ricercatori, tenderebbe a calare con l'inizio delle attività scolastiche, a prescindere dai livelli di attività svolte dai bambini prima di quel traguardo. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto anche che avere genitori attivi diminuisce il rischio che i bambini diventino sedentari.

Lounassalo conclude affermando che “È importante introdurre i bambini allo sport fino dalla tenera età non solo perché aiuta la crescita, ma perché spronandoli e appassionandoli all'attività fisica può postporre, o addirittura evitare, che diventino ‘pigri’ e inattivi nell'adolescenza e nell'età adulta”.

   

 
 
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