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A cura di Rita Cesarini

Le terme, in Italia, non sono solamente un mercato legato al turismo del benessere, ma rappresentano anche un patrimonio di comprovata importanza per la fruizione di terapie mirate alla salute e alla cura del benessere psico-fisico.

Nel nostro Paese, infatti, il termalismo «rappresenta una risorsa fondamentale a disposizione del Servizio sanitario nazionale, atteso che le cure termali, per la loro efficacia terapeutica e per la loro duttilità di impiego, si sono da sempre rivelate particolarmente idonee ad esplicare un'incisiva azione per la tutela globale della salute in ciascuna delle tre fasi della prevenzione, cura e riabilitazione e costituiscono, da sempre, uno strumento indispensabile per il mantenimento ed il ripristino dello stato di benessere psicofisico ed un valido rimedio per una pluralità di patologie cronico-corrosive ampiamente diffuse nella popolazione» come riportato in un documento presente sul sito di ANCOT (Associazione Nazionale Comuni Termali).

Il sottosegretario alla Salute Vito de Filippo, in passato, aveva affermato che il termalismo «rientra nell'ambito di cura di alcune malattie croniche come complemento ai trattamenti tradizionali. Le cure termali si sono rilevate efficaci, in particolare, nell'ambito della reumatologie, delle vie respiratorie e nel trattamento di malattie dell'apparato urinario, considerato come un'autentica “politerapia” in cui l'acqua, le tecniche termali, l'ambiente e i trattamenti offerti dal personale sanitario contribuiscono attivamente alla riabilitazione», sottolineando la sua volontà di istituire un Tavolo Tecnico sul termalismo per dare un nuovo impulso al settore.

Questo Tavolo Tecnico ha avuto luogo il 5 aprile scorso presso il Ministero della Salute, nella sede di Lungotevere Ripa. Ad esso hanno presenziato Costanzo Jannotti Pecci e Aurelio Crudeli di Federterme, Aldo Ferruzzi e Marco Vitale di FoRST, ai quali si sono aggiunti anche alcuni dirigenti del Ministero della Salute e vari esponenti di associazioni e istituti di vario tipo tra i quali anche Luca Claudio, presidente di ANCOT.

Egli ha espresso soddisfazione per l'incontro, affermando inoltre che ogni altra attività rivolta al rilancio dei centri di cura e riabilitazione collegati agli stabilimenti termali sarà valutata collegialmente, al fine di valorizzare un mercato che in Italia rappresenta una preziosa risorsa sanitaria.

Per approfondire: Articolo sul sito di Federterme; Comunicato di ANCOT