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Piscina nella metro di Parigi
10.12.2015

Da stazione della metro fantasma a piscina pubblica

Una piscina di 50 metri dotata di quattro corsie potrebbe essere il risultato della riqualifica della stazione metropolitana fantasma di Arsenal.

Categorie: piscine, piscine news,

a cura di Rita Cesarini

Sul sito dello studio di architettura OXO Associates, all’interno della sezione “Projects”, è ancora possibile consultare l’ambizioso progetto stilato su commissione della politica di centro-destra Nathalie Morizet. Si tratta del progetto rivolto alla riqualifica delle cosiddette stazioni fantasma, ovvero delle 16 stazioni della metro parigina che sono state chiuse tra il 1930 e il 1970 o che, addirittura, sono state costruite e mai utilizzate. L’intento che si cela dietro questo progetto è quello di dare nuova vita a queste stazioni sotterranee, trasformandole in una risorsa di utilità sociale per Parigi oltre che in un forte punto di attrazione turistica.

Gli architetti incaricati della trasformazione delle stazioni fantasma sono stati Manal Rachdi, di Oxo Architects, e Nicolas Laisné, di Laisné Associés, e dalle loro menti sono nate delle idee che sono state tradotte in suggestivi rendering della stazione di Arsenal, ricontestualizzata come teatro, ristorante, museo, auditorium, locale notturno e piscina

    

Da stazione della metropolitana a piscina

Manal Rachdi ha affermato che l’idea di nuotare in un contesto dedicato in passato alla metropolitana sembrerebbe solamente un sogno, ma potrebbe in realtà diventare possibile, rappresentando inoltre un’ottima opportunità di sopperire alla mancanza di impianti sportivi nella capitale. Per l’architetto Rachdi, l’idea principale è quella di aprire il più possibile il campo delle possibilità, anche qualora possano sembrare difficoltose e infattibili.

Ed ecco quindi che prende forma la possibilità di trasformare la stazione metropolitana di Arsenal in una piscina di 50 metri, composta da tre o quattro corsie. Una piscina che nell’immaginazione dei due architetti, come possiamo vedere dal rendering, è caratterizzata dal simbolo distintivo della metropolitana, ovvero le pareti bianche e lucide, sulle quali andrebbero a crearsi suggestivi riflessi d’acqua, rendendo l’esperienza dei natanti ancora più particolare.

    

   

Il problema maggiore per la realizzazione di questi progetti risiede nell’ingente somma di denaro necessaria per mettere a norma le strutture, oltre che nella difficoltà di rendere le nuove aree adatte all’uso pubblico prolungato (e non più di passaggio come accade in una stazione metropolitana ordinaria).

Per maggiori informazioni sul progetto, potete consultare il sito dello studio OXO Associates.

    

 
 
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