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a cura della redazione di Sport Industry

Curiosando tra le notizie che appaiono nel web alla ricerca di nuove informazioni, iniziative, idee e soluzioni per chi gestisce e opera negli impianti sportivi, ci siamo trovati di fronte a una notizia interessante, alla quale diamo volentieri rilevanza.

La notizia riguarda da vicino le associazioni sportive dilettantistiche che gestiscono impianti e strutture. Di recente, infatti, è emerso come alcune associazioni stiano ricevendo delle email e delle telefonate da parte di aziende che chiedono appuntamento per presentare i propri prodotti.

Per avere questa opportunità, si offrono di dare alla ASD un contributo in denaro affinché essa possa organizzare l'appuntamento. Ci uniamo anche noi al coro di chi dice di diffidare assolutamente da queste proposte, soprattutto perché, come viene specificato giustamente nel Blog di TeamArtist:

"Questa non è una erogazione liberale, ma il pagamento di una prestazione (c’è infatti uno scambio) e, come tale, andrebbe fatturata all’Azienda produttrice (e quindi l’Associazione dovrebbe essere dotata di partita iva) per pagare poi le relative IVA, IRES, IRAP.

Non solo, se siete una Associazione Sportiva, sopra i 516,46 euro lo scambio di denaro deve essere fatto in modo tracciabile (bonifico o assegno).

Non solo. In Italia quando si emette una fattura si deve verificare preventivamente che l’Azienda verso cui si emette esista. Come si fa questa verifica? Semplicissimo, verificando la partita iva con questo sistema della Agenzia delle Entrate".

Quindi, invitiamo le associazioni a prestare la massima attenzione e a verificare sempre le credenziali delle aziende prima di accettare qualsiasi proposta.

E se le telefonate si ripetono con insistenza e finiscono per diventare assillanti, il consiglio è di segnalarli al nucleo della Guardia di Finanza specializzato sulle frodi telematiche: urp@gdf.it

Rimandiamo alla lettura di due notizie pubblicate sul Blog di TeamArtist:

Attenzione: nuova potenziale truffa per le Associazioni

Associazioni e la truffa dei materassai

Foto da Freeimages.com