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ricerca diritti tv nel settore dello sport
18.03.2013

Il mercato dei diritti TV dei Grandi Eventi Sportivi

Una ricerca che approfondisce i cambiamenti avvenuti e oggi in atto nel mercato dei diritti televisivi dei grandi eventi sportivi come i Giochi Olimpici e il SuperBowl

Categorie: sport news, mercato impiantistica sportiva,

a cura della redazione di Sport Industry

Il Centro Studi della FICTS - Federation Internationale Cinema Television Sportifs, in collaborazione con il Master Universitario in "Sport Management Marketing and Sociology” (diretto dal Presidente FICTS Prof. Franco B. Ascani), ha condotto la Ricerca “Mercato dei Diritti Televisivi dei Grandi Eventi Sportivi” sui 1.133 canali televisivi di tutto il mondo dedicati allo sport nelle sue diverse declinazioni.

Dall’analisi è emerso che gli Stati Uniti d’America, con i suoi 126, sono al primo posto per il numero di canali tv sportivi, seguiti da Gran Bretagna con 98, Francia con 40, India con 35, Canada con 33, Spagna con 30, Cina con 28, Germania con 27, Giappone con 24, Sud Africa con 22, Australia con 21.

L’Italia con 37 canali dedicati allo sport ricopre un significativo ruolo all’interno del mercato televisivo mondiale. La Ricerca conferma la tendenza di un veloce cambiamento dell’offerta in virtù della nascita delle nuove tecnologie e un comportamento estremamente diversificato degli utenti, dei produttori, dei distributori e di tutti gli operatori in campo verso il “prodotto sport”.

Canali TV sportivi, la situazione del mercato in Europa
 
I diritti TV dei grandi eventi sportivi

L’analisi approfondisce anche i grandi eventi sportivi, mettendo in luce l’aumento dei diritti televisivi dei Giochi Olimpici Londra 2012 (circa 2 miliardi di euro) più di 2.000 volte rispetto a Roma 1960, con gli Stati Uniti che investono il doppio dell’Europa.

Costi dei diritti TV dei Giochi Olimpici estivi da Roma 1960 a Londra 2012 Costi dei diritti TV dei Giochi Olimpici invernali da Squaw Valley 1960 a Vancouver 2010
Giochi Olimpici: i costi dei diritti TV per Continente

Accanto ai Giochi, uno spazio di tutto rispetto è occupato dal SuperBowl, che risulta essere lo spettacolo statunitense più venduto al mondo. Si pensi che il costo per 30 secondi di pubblicità è di 4 milioni di €. A questo si aggiunga che la Lega sta trattando per le stagioni 2014-2021 una cifra intorno ai 3 miliardi di dollari, 7 miliardi di dollari a stagione se si comprendono i diritti delle altre piattaforme multimediali.

E a proposito di SuperBowl. Secondo una recente ricerca pubblicata da We Are Social, il SuperBowl si è dimostrato l’evento televisivo “più social” della storia: con più di 30 milioni di commenti, ha battuto la notte delle elezioni americane (28 millioni) e dei grammy awards (13 milioni).

Il record è dovuto, in parte, all’importanza dell’evento, ma anche al ruolo sempre più importante che hanno i social media durante gli eventi televisivi. Twitter, in particolare, è uno dei canali di riferimento per le conversazioni su uno spettacolo in onda:

  • La forma breve che lo caratterizza si presta a una fruizione da “secondo schermo” e non interrompe troppo a lungo l’esperienza televisiva;
  • La dinamica degli hashtag permette di sapere in diretta quale sia il polso della conversazione e di partecipare attivamente;
  • La conversazione su Twitter è prevalentemente pubblica: è più immediata la connessione con persone attraverso temi rilevanti.

Per maggiori informazioni

Potete leggere la ricerca effettuata da FICTS: “Mercato dei Diritti Televisivi dei Grandi Eventi Sportivi”

Gli articoli pubblicati da We Are Social sul rapporto tra social network e SuperBowl

 
 
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