News

assessore sport modena marino
29.01.2013

Modena: ripartire dagli impianti sportivi

Intervista a Antonino Marino, assessore allo sport del comune di Modena, di Lucia Dallavalle

Categorie: sport, impianti sportivi, istituzioni sportive

di Lucia Dallavalle

Con una dotazione di quasi una sessantina di impianti sportivi distribuiti sul territorio, gestiti tramite convenzioni con le società sportive o in diritto di superficie alle polisportive, negli ultimi anni il Comune di Modena ha garantito ai propri cittadini un’offerta ampia, per varie discipline, dalle più alle meno praticate.

Nonostante i danni causati dagli eventi sismici della scorsa primavera, lo sport modenese è ripartito nel 2013 con un plus: la nomina di Città Europea dello Sport per l’anno in corso. Per tutto il 2013 la città emiliana ospiterà manifestazioni ed eventi, frutto della collaborazione con il mondo sportivo locale e nazionale, per avvicinare sempre più persone allo sport. Saranno avviate anche iniziative per formare allenatori e manager sportivi e saranno attivati contributi concreti – da parte di una rete di sostegno formata da Comune, società sportive e privati – alla pratica sportiva giovanile per le famiglie con redditi bassi (“Lo sport oltre la crisi”).

Del valore sociale ed economico dello sport a Modena, dello scenario impiantistico e delle iniziative più apprezzate dai cittadini, ne parliamo con l’assessore allo sport, Antonino Marino, che da diversi anni ricopre questa carica nella giunta comunale e che, dal 2009, ha ottenuto anche la delega ai Lavori Pubblici, alla Qualità e alla Sicurezza della città. L’assessore Marino parteciperà a ForumSport Congress (Bologna, 21 febbraio 2013), nell’ambito della tavola rotonda “La gestione degli impianti sportivi pubblici e il rapporto con i concessionari”, moderata da Roberto Ghiretti.

Assessore Marino, qual è la situazione dell’impiantistica sportiva nel Modenese, anche alla luce degli eventi sismici della scorsa primavera?

Non possiamo nascondere che la situazione, nelle zone colpite dal terremoto, è critica. Pochi impianti sportivi sono rimasti agibili dopo il sisma e si sta cercando di risolvere temporaneamente la situazione con delle tensostrutture polivalenti. Anche a Modena città, dove i danni sono stati meno ingenti, tre palestre sono state dichiarate inagibili e sono stati fatti dei lavori che le hanno rese nuovamente disponibili solo nel mese di dicembre, mentre durante l'estate sono stati fatti diversi lavori di messa in sicurezza in una decina di palestre comunali. Chiaramente, questa situazione ha fatto sì che si siano molto congestionati gli spazi sportivi cittadini, che attualmente ospitano anche alcune squadre della zona del cratere sismico (per informazioni sui finanziamenti agli impianti sportivi nelle zone terremotate, si consulti il sito della ricostruzione in Emilia-Romagna).

Modena è Città Europea dello Sport per il 2013. Tra le iniziative in programma, ci può illustrare quelle che riguardano l’impiantistica sportiva?

Quest'anno inaugureremo un nuovo piccolo Palazzetto dello sport, capace di ospitare fino a quattro attività sportive contemporaneamente: la mattina sarà una palestra scolastica, al servizio della scuola media più frequentata della nostra provincia, e al pomeriggio avrà funzione polifunzionale, al servizio delle società sportive del territorio. Nell'ambito poi delle iniziative, abbiamo in programma, per l'autunno, l'organizzazione di un convegno internazionale sulle nuove modalità di gestione degli impianti, dopo che la crisi economica ha dimostrato la necessità di avviarsi verso un utilizzo sempre più plurale e multifunzionale degli stessi.

A quali risorse avete potuto accedere grazie a questo riconoscimento europeo assegnato dall'Aces?

La nomina non ha comportato dei finanziamenti diretti da parte della Comunità Europea; speriamo, però, attraverso questo riconoscimento di metterci in rete con altre realtà, per ideare progetti che possano ottenere risorse e di avere qualche chance per partecipare ai bandi europei per lo sport ed il turismo.

Che tipo di impatto economico e sociale vi aspettate da questo anno all’insegna dello sport?

Quest'anno è per noi molto importante: più che fare nuove cose, vogliamo migliorare e potenziare ciò che già facciamo e rendere più consapevole tutta la cittadinanza del valore sociale, e non solo di benessere fisico e individuale, dell'attività sportiva. Molte aziende del territorio hanno aderito al nostro progetto, riconoscendo l'impegno ad ampio raggio di questa nomina e il valore di responsabilità sociale nell'adesione ad una iniziativa del genere. Ci auguriamo che anche altre realtà mostrino interesse, in modo da poter ancora ampliare la nostra offerta.

Negli ultimi anni vi siete adoperati per promuovere la pratica dell’attività fisica anche al di fuori dei circuiti sportivi tradizionali, utilizzando per esempio i parchi cittadini e aprendo agli sportivi "liberi" gli spogliatoi di alcuni impianti. Qual è stato il gradimento di queste iniziative nel corso degli anni?

In questi ultimi anni c'è stato un generale aumento del movimento libero dovuto a due fattori fondamentali: da un lato, una maggiore informazione da parte dei media, ma anche dei medici, sull'importanza del movimento; dall'altro, le minori risorse delle famiglie. Questi due fattori hanno fatto aumentare moltissimo il numero di persone che corrono, camminano, fanno stretching liberamente. Non potevamo non notarle in città e così abbiamo deciso di rivolgerci anche a loro, creando qualche percorso ad hoc, con indicazioni, e mettendo a disposizione – con una tessera annuale a pagamento – gli spogliatoi delle piscine, anche per chi poi va fuori a correre o camminare.

Di questo suo lungo periodo alla guida dello sport del Comune di Modena, qual è l’iniziativa, il progetto o il risultato di cui va più fiero?

Una domanda difficile... paradossalmente non è un evento o un'inaugurazione, ma l'aver permesso a tanti appassionati di sport di essere orgogliosi della propria città, che si è dimostrata capace di organizzare grandi eventi: tre volte la nazionale di calcio, due il giro d'Italia, cinque volte la nazionale di pallavolo, un test match di rugby... Abbiamo fatto parlare, molto più che in passato, i media e l'opinione pubblica di sport: non solo di grandi eventi, ma anche di sport di base. Lo sport oggi a Modena è un argomento di discussione e questo per me è motivo di grande orgoglio.

 
 
Torna indietro