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11.07.2012

Lo sport in Italia: un giro d'affari di 25 miliardi

Presentato il Libro Bianco dello Sport Italiano

Questa notizia è inserita in sport, news sport, istituzioni sportive, i numeri della pratica sportiva

“Oggi lo sport ha rilevanti dimensioni e attira risorse economiche significative, con un peso dell’1,6% sul PIL nazionale, generando un giro d’affari di 25 miliardi". Questi i dati presentati dal Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, in occasione della presentazione della prima parte del Libro Bianco dello Sport Italiano, Sport-Italia 2020, realizzato da Coni in collaborazione con Prometeia, Università Bocconi di Milano e La Sapienza di Roma.

"Nel nostro mondo - continua Petrucci - lavorano 400 mila volontari, che garantiscono 200 milioni di ore di lavoro, rappresentando oltre il 53% della componente agonistica. Alla luce di questi dati si intuisce la rilevanza sociale dello sport: senza sport il Paese non ha futuro, anche per i riflessi benefici sulla salute dei cittadini. Credo che dopo l’accordo con il MIUR per lo sport a scuola qualche progresso si sia registrato. I Paesi che sono davanti a noi nel rendimento sono quelli che investono di più proprio nel settore scolastico. Nonostante questo, siamo sempre tra i primi 5 Paesi per risultati ai Giochi Olimpici e, negli ultimi 20 anni, tra i primi dieci".

Dello stesso parere, il Ministro Gnudi: “Lo sport educa alla vita, ed è per questo che il Governo, d’intesa e in collaborazione con il CONI, sta portando avanti molti progetti legati all’impiantistica, al Tavolo Nazionale per la Governance dello Sport, fino ad arrivare alla legge sugli stadi. Sono importanti i grandi atleti e il movimento di vertice, ma ci stanno molto a cuore anche i Giochi della Gioventù e l’Alfabetizzazione motoria, perché lo sport deve diventare l’elemento portante, non di secondo piano".

E infatti, come ha sottolineato Raffaele Pagnozzi, Segretario Generale del CONI, "La spesa sostenuta direttamente dalle famiglie per praticare l’attività sportiva è pari a 100 miliardi annui, al quale va aggiunto il valore economico del Volontariato che si attesta pari a € 28 miliardi. I praticanti continuativi sono invece 13 milioni, il 32% di questa cifra appartiene alla popolazione sopra i 3 anni, ma inizia già a calare tra i 20 e i 25 anni, mentre torna ad aumentare per chi ha più di 40 anni".

Certo, quando si parla di gestione e supporto delle attività sportive, molte sono le criticità:

  • incertezza dell’ammontare dei contributi pubblici (statali e locali)
  • limitate risorse economiche a disposizione dello sport di base, nonostante sia previsto (L. 9/2008) un meccanismo di solidarietà dallo sport professionistico attraverso la canalizzazione di parte dei ricavi dei diritti televisivi (nel calcio, ad esempio, non meno del 4%), che si traducono in limitate possibilità di organizzare iniziative mirate alla sponsorizzazione dello sport di base
  • sovrapposizione di competenze e responsabilità sulle attività agonistiche (EPS / FSN)
  • concorrenza interna tra soggetti istituzionali sportivi (CONI, Federazioni e Enti di Promozione Sportiva) nella raccolta delle risorse finanziarie locali e nel coordinamento e/o promozione dell’attività sportiva di base
  • parziale possibilità di coordinare e pianificare lo sviluppo dell’impiantistica sportiva
  • diffusione della pratica dell’attività sportiva e / o fisica inferiore alla media europea

Però, molti sono anche i punti di forza:

  • legge anti doping di assoluto livello mondiale
  • sistema sportivo supportato adeguatamente da agevolazioni fiscali
  • ottimi risultati per i progetti congiunti MIUR – CONI tesi a rafforzare e consolidare la presenza dello sport nella scuola (esempi da replicare)
  • adeguato presidio territoriale del CONI (presente in tutte le regioni)
  • ottimi risultati a livello internazionale sia per le “discipline olimpiche” sia per le “non olimpiche”
  • aumento della diffusione della “cultura sportiva” e possibilità di ridurre, nel tempo, la differenza con i paesi europei più evoluti
  • Una sempre minore difficoltà di riconoscimento per il CONI di un ruolo di reperimento e analisi di dati sportivi

Per quanto riguarda l'impiantistica sportiva, in questa prima parte del Libro Bianco, l'argomento è appena toccato, specificando come sia tutt'ora in atto una raccolta dati degli impianti sportivi collocati nelle differenti Regioni italiane, che andranno a comporre un censimento nazionale organico, con dati omogenei tra loro e aggiornabili in qualsiasi momento. Per ora, il Coni annuncia di aver inglobato i dati aggiornati di 6 Regioni: Lazio, Liguria, Marche, Toscana, Puglia e Piemonte.

Nel libro, si ribadisce l'importanza di poter contare su un censimento unitario, in modo da comprendere appieno le effettive criticità impiantistiche e i punti di forza, così come la possibilità di pianificare investimenti mirati per la costruzione e/o la ristrutturazione delle strutture ad uso sportivo, siano esse contenute in strutture ricettive, scuole, oratori o all'aperto.

Nei prossimi mesi, sono previsti altri due capitoli relativi al Libro Bianco: uno sulla competitività, legato anche ai risultati di Londra e agli effetti benefici dello sport sulla salute, e l’altro legato alle iniziative per il futuro dello sport italiano.

Alcune tavole
Di seguito, presentiamo alcune tavole di dati presentate in questa prima parte de Il Libro Bianco dello Sport Italiano, Sport-Italia 2020, che rendono molto bene l'idea del valore economico dello sport in Italia (tav.1), anche a confronto con i maggiori paesi europei (tav. 2), della situazione impiantistica nel nostro paese (tav. 3) e dell'importanza dei progetti attivati nelle scuole per coinvolgere i più giovani nello svolgimento della pratica sportiva (tav. 4).
              
            
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Leggi la versione integrale de Il Libro Bianco dello Sport Italiano, Sport-Italia 2020, scaricabile in formato pdf in questa news

 
 
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