Finanziamenti e Bandi

09.03.2012

Pratica e impiantistica sportiva: approvato il Piano di incentivazione della Regione Toscana

a cura della redazione

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Approvato dalla Regione Toscana, con Deliberazione 21 febbraio 2012, n. 18, il "Piano regionale per la promozione della cultura e della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive 2012 – 2015".

Il piano sancisce lo stanziamento di risorse attivabili per l’attuazione delle politiche per la promozione della cultura e della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive nel quadriennio 2012 – 2015 per un ammontare complessivo di 6.800.000,00 €.

La Giunta regionale, come sancito nel Piano, dovrà provvedere al monitoraggio annuale del piano, anche al fine di predisporre modifiche, integrazioni e aggiornamenti, nella consapevolezza che, nel corso dell’anno 2012, potranno essere assunte decisioni che potranno incidere sul settore delle attività motorie, ridisegnando la distribuzione di funzioni e competenze, rinviando all’approvazione di un successivo aggiornamento l’implementazione dei contenuti del piano stesso, in relazione alle funzioni attualmente in capo alle province, una volta che sia stato definito il nuovo assetto istituzionale.

La Giunta regionale dovrà altresì presentare alla commissione consiliare competente per materia un documento di monitoraggio e valutazione annuale, che descriva gli stati di realizzazione e i risultati dell'attuazione del piano, così come previsto dall’articolo 10 bis, comma 3, della l.r. 49/1999.

L’obiettivo principale che la Regione intende perseguire con il Piano è lo sviluppo di una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza dei benefici derivanti dallo svolgimento di attività sportiva e motorio-ricreativa, intesa come strumento di attuazione del diritto alla salute, al completo benessere fisico, psichico e sociale della persona e alla prevenzione della malattia e delle dipendenze.

Attraverso lo strumento costituito dal presente piano regionale 2012-2015, la Regione Toscana vuole infatti farsi massima interprete dei riconoscimenti attribuiti all’attività sportiva e motorioricreativa all’interno del Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre 2009, e nel quale, per la prima volta, viene acquisita dall’Unione Europea una specifica competenza in materia di sport (Titolo XII, art.165 del Trattato).

Il Piano si rifà inoltre alla cosiddetta “Carta di Toronto” del 2010. La Carta di Toronto si rivolge direttamente ai decisori e agli operatori impegnati nella promozione dell’attività fisica a tutti i livelli (nazionale, regionale e locale) e che operano nei diversi settori della società.

La Carta sottolinea l’importanza dell’attività fisica, specificando in modo trasversale quanto essa stessa “promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale”.

Essa non si limita alle sole esortazioni di principio, ma va oltre, individuando 4 aree strategiche d’azione tra loro distinte ma al contempo complementari:

  1. realizzare una politica e un piano di azione a livello nazionale
  2. introdurre politiche che sostengono l’attività fisica
  3. riorientare i sevizi e i finanziamenti per dare priorità all’attività fisica
  4. sviluppare partnership per l’azione.

Inserito in questo quadro, il Piano della Regione Toscana si pone un duplice obbiettivo. Da una parte: incentivare l’associazionismo sportivo, diffondere pratica sportiva come strumento di prevenzione della salute e di contrasto delle condizioni di disagio, valorizzare le funzioni riabilitativa, con riguardo alle fasce più deboli della popolazione) ed educativa soprattutto verso i più giovani, favorendo incontri con personaggi che hanno fatto la storia dello sport e contrastando il fenomeno dell'abbandono.

Dall'altro lato, il Piano viene a sostegno dell'impiantistica sportiva descrivendo nel dettaglio (al punto 1.7.6.) gli interventi che possono beneficiare dei finanziamenti, erogati mediante contributi in conto capitale (legge regionale 72/2000, articolo 12, comma 1, lettera a).

In particolare, le proposte progettuali ammesse a beneficiare del finanziamento regionale riguardano gli interventi finalizzati a:

  1. realizzazione di nuovi impianti sportivi
  2. messa a norma e/o abbattimento barriere architettoniche in impianti sportivi esistenti
  3. completamento, recupero e ristrutturazione di impianti sportivi
  4. ampliamento di complessi sportivi esistenti
  5. acquisto di immobili (terreni e/o fabbricati) da destinare ad attività sportive
  6. acquisto di attrezzature sportive.

I contributi, destinati agli interventi sopra elencati, sono riconosciuti prioritariamente ai progetti la cui fruizione ricade sul territorio di più comuni o province e ai progetti relativi a strutture che costituiscono l’unico impianto, ad uso non scolastico, del Comune.

Per ciascuna delle tipologia di interventi da ammettere a finanziamento, le Province sono tenute a evidenziare, in fase istruttoria, i progetti finalizzati a realizzare:

  1. abbattimento dei costi di esercizio degli impianti attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse, ad esempio mediante l’installazione del solare termico o di pannelli fotovoltaici, con concessione del diritto di superficie e introito del relativo canone
  2. la presenza di spazi attrezzati per lo sport e per le attività motorie libere.

La scadenza per la presentazione di tutta la documentazione e modulistica (per la quale rimandiamo a una attenta lettura del Piano dal punto 1.7.6.2 in avanti), era fissata al giorno 28 febbraio, poi prorogata (come tutte le scadenze pubblicate nel Piano e solo per l’anno 2012) di sessanta giorni.

Per maggiori informazioni, si consiglia la lettura della documentazione presente nel SUP. PARTE II N. 41 del Bollettino N. 10 del 07/03/2012

 
 
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