Stadi e arene polifunzionali

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05.02.2015

4 esempi di stadi ecosostenibili

Un focus sulle tecnologie impiegate per ridurre i consumi energetici e gestionali negli stadi

Categorie: complementi per l'impiantistica sportiva, stadi e arene, risparmio energetico,

a cura di Alice Spiga

Nella progettazione degli stadi, soprattutto quando essi sono destinati a ospitare grandi eventi sportivi, in grado di richiamare spettatori da tutto il mondo (come nel caso dei Mondiali di calcio, delle Olimpiadi o del Super Bowl), sta maturando una nuova tendenza, nata dalla necessità di poter contare su strutture all'avanguardia dal punto di vista energetico.

Gli stadi sono, per loro natura, strutture altamente complesse, con necessità energetiche particolarmente elevate e costi di gestione e manutenzione che fanno molto presto a lievitare in modo incontrollato.

L'errore più grossolano che si possa fare è sottovalutare la portata gestionale ed energetica di uno stadio, come anche le sue reali possibilità di utilizzo a conclusione dell'evento che l'ha visto nascere (o ristrutturare).

Oggi qualcosa sta cambiando. È infatti cresciuta, a livello globale, l'attenzione dei progettisti verso l'impiego di tecnologie per la realizzazione di uno stadio il più possibile econostenibile, adeguato alle reali esigenze del luogo che lo ospita e con costi gestionali più "abbordabili".

Portavoci di questo cambiamento, i 4 stadi che vi presentiamo in questo articolo, accomunati dalla volontà di contenimento delle spese non solo energetiche, ma anche manutentive e gestionali. Per stadi ogni giorno più sostenibili.

  

1) Lo stadio a impatto zero dei Mondiali in Brasile 2014

Il nuovo stadio di Brasilia, nato dalla ristrutturazione dello storico Estadio Nacional, è la prima struttura sportiva a guadagnarsi la certificazione LEED platinum per la sua natura a impatto zero.

L'avvenieristico stadio della capitale brasiliana, il secondo per grandezza nel paese, è dotato di un anello di pannelli solari fotovoltaici sul tetto che provvede al sostentamento energetico dell’intera struttura, mentre l’energia elettrica prodotta in eccesso verrà immessa nella rete nazionale e venduta, ottenendo un rientro dell’investimento quantificato in 12 anni.

"Lo stadio è in grado di generare più elettricità di quella che consuma, è dotato di un sistema di raccolta dell'acqua piovana, abbondante nella stagione umida ma assai scarsa durante l’inverno, che verrà riutilizzata per la manutenzione del terreno di gioco e dell’area circostante" spiega l'architetto Vincente Castro de Mello.

La copertura ha anche un’altra caratteristica: una membrana fotocatalitica che cattura l’inquinamento atmosferico, assorbendo anidride carbonica e altre sostanze chimiche dannose.

Ma il progetto non si è fermato alla riqualificazione del solo stadio: la struttura sportiva è stata infatti dotata di un parcheggio per 3500 biciclette, per incentivare l'utilizzo di mezzi alternativi alle macchine.

E per la gestione dei rifiuti, spiega Ian MacKee, direttore dei lavoro per lo sviluppo sostenibile dello stadio di Brasilia: "Tutti i bicchieri, i piatti, i fazzoletti usati e distribuiti nello stadio erano biodegradabili per cui, una volta usati, sono stati raccolti e riciclati" .
   

Per approfondire

Si legga l'articolo pubblicato su Sporteconomy.it

Di grande interesse il video redatto da Askanews

   


2) Il primo club in Europa a usare illuminazione LED nello stadio

64 anni dopo la sua nascita, Sant'Mary sarà il primo stadio in Europa con illuminazione a LED.

Distribuito dalla società Eastleigh, il nuovo sistema permetterà, oltre a ridurre significativamente la quantità di energia utilizzata rispetto ai tradizionali proiettori alogenuri metallici, una migliore qualità d'illuminazione.

Come dichiarato da Mark Humby, manager del Southampton Football Club: «Grazie all'impiego di tecnologia LED di alta qualità abbiamo infatti eliminato il problema di “sfarfallio” visibile nella maggior parte dei filmati sportivi prodotti in condizioni di illuminazione notturna».

L'installazione del sistema è stato completato in luglio 2014, con largo anticipo rispetto alla stagione 2014/15.
   

Per approfondire

Leggi l'articolo su Sportbusinessmanagement.it

Leggi l'articolo pubblicato su Saintsfc.co.uk

    


3) Il tetto fotovoltaico dello stadio Bentegodi di Verona

È il più grande tetto fotovoltaico a servizio dello sport, composto da oltre 13.300 pannelli solari fotovoltaici grazie ai quali produce circa 1 Megawatt di energia pulita all’anno, evitando l’emissione di oltre 550 tonnellate di CO2 in atmosfera.

Ci riferiamo all'impianto fotovoltaico integrato nella copertura dello stadio Bentegodi di Verona, fortemente voluto dal Comune e da AGSM, la società energetica municipalizzata che ha espressamente richiesto una soluzione a integrazione totale, che tra l'altro ha diritto al massimo contributo per l’energia prodotta in 20 anni.
  

Per approfondire

Leggi l'articolo completo pubblicato su Sportindustry.com

   


4) Per la prima volta il Super Bowl è illuminato a LED

Ne avrete certamente sentito parlare, per la prima volta il Super Bowl è stato illuminato da 44.928 lampadine LED, che ne hanno fatto uno spettacolo ad alto risparmio energetico.

La struttura ha infatti rinnovato l’impianto di illuminazione: 312 proiettori LED hanno sostituito i precedenti 780 a ioduri metallici, permettendo un risparmio energetico di circa il 75%.

Il consumo elettrico è passato da 1,24 milioni di watt assorbiti dalle lampade alogene a 310.000 watt di potenza richiesti dalle lampadine LED. Costi significativamente ridotti quindi, anche perché i LED hanno una durata più lunga e necessitano di una minore manutenzione.
 

Per approfondire

Leggi l'articolo pubblicato su nuovasocieta.it

 
 
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