Stadi e arene polifunzionali

11.04.2012

La situazione impiantistica degli stadi in Italia

a cura di TheStadiumBusiness Summit

Questo articolo è pubblicato in sport, news sport, stadi e arene polifunzionali

di Alice Spiga

Pubblicato (in inglese) sul sito di TheStadiumBusiness Summit, l’evento internazionale dedicato al mondo del business dello stadio che quest’anno si terrà a Torino dal 14-16 maggio, un’interessantissima disamina della situazione degli stadi nel nostro Paese.

L’esempio dello Juventus Stadium, che si pone come modello d’eccellenza anche a livello internazionale, il ruolo che l’attesa legge sugli stadi potrebbe avere, se approvata, nel panorama impiantistico italiano, una disamina attenta dei progetti all’attivo in tema stadi; sono solo alcuni dei temi affrontati in questo interessantissimo articolo.

Un articolo approfondito che permette di aprire una finestra sul modo in cui, all’estero, viene percepita la situazione economica, in generale, e impiantistica, in particolare, in cui si trova al momento attuale il nostro paese, permettendo di guardarci con occhi esterni, dunque più obiettivi.

Oltre a sottolineare il peso che le promesse, di ristrutturazioni, nuove realizzazioni, nuove leggi in materia di impiantistica sportiva, assumono agli occhi del mondo, ricordandoci che siamo "sotto osservazione" e che mantenere le promesse fatte potrebbe essere un primo importante step per riguadagnare la fiducia dei mercati esteri.

Traduciamo dunque per voi l’articolo, che può essere comunque letto in lingua inglese nel sito dell’evento TheStadiumBusiness Summit .

“Dato lo stato disastroso delle finanze pubbliche del paese - e un decennio di proposte non realizzate che hanno costellato la storia dello stadio - molti hanno perso fiducia nelle capacità dell’Italia di sviluppare nuovi stadi e arene. E invece, da un’indagine condotta dai media di TheStadiumBusiness, sono moltissimi i nuovi progetti dedicati agli stadi italiani.

È stata la Juventus ha mostrare la via, costruendo il nuovo Juventus Stadium . Uno stadio che sta rivelando una spinta propulsiva notevole non solo per le casse della squadra (con un fatturato di presenza e di giornata che, dal momento della riapertura ad oggi, ha fatto registrare una vera impennata), ma anche per la sua posizione in classifica: il club è imbattuto nella parte superiore della Serie A e dietro l’angolo l’attende un remunerativo biglietto per la Champions League.

Alle spalle di questo successo, la nuova legge sugli stadi – che è rimasta bloccata in parlamento per oltre due anni – sembra prossima all’approvazione. Sotto l’attuale leadership, il governo si concentra sulla riduzione del debito pubblico, ma può rivelarsi un’occasione per il settore privato di riprendere in mano alcuni dei progetti abbandonati, sviluppando nuovi stadi con la collaborazione delle autorità locali e regionali. Descritta come “un modello finanziario in public–private partnership” la nuova legge potrebbe essere il pulsante start di una ripresa concreta nella costruzione di stadi italiani.

Di seguito, riportiamo alcuni estratti dagli articoli apparsi in Italia nelle ultime settimane in merito alla questione stadi:

  1. l’AS Roma potrebbe essere il prossimo club a seguire la Juventus, creando un suo stadio. Il club, di proprietà statunitense, ha detto chiaramente che se ne andrà dallo Stadio Olimpico se si porrà rimedio allo stato di invecchiamento in cui versa la struttura. Ad aggiungere ulteriore pressione, questa settimana il club ha annunciato una partnership con la Disney e che Cushman & Wakefield LLP (una società di consulenza nel ramo immobiliare con base anche in Italia) sta consigliando il club sulla realizzazione di uno stadio da 50000 posti poco fuori Roma.
  2. Nino Pulvirenti, presidente del Calcio Catania, ha presentato un nuovo progettoper uno stadio da 30,000 - 35,000 posti al sindaco della città. È interessante notare come, con un preventivo di 80-100mila €, lo stadio possa comprendere anche nuovi uffici comunali – fatto che potrebbe rivelarsi interessante, dato lo stato precario di molte finanze degli enti locali del paese...
  3. Luigi de Magistris, 44 anni, sindaco storico di Napoli ha promesso che la squadra della città avrà un nuovo stadio prima del termine del suo mandato. L'ufficio del sindaco si dice stia considerando due opzioni: un nuovo stadio (in entrambi i distretti del Scampia o Ponticelli) o una ristrutturazione dell’attuale San Paolo (che risale al 1959). Nel frattempo, le autorità locali a Casoria stanno facendo pressione per diventare il luogo in cui sorgerà il nuovo stadio. Il sindaco ha dichiarato che i risultati di uno studio di fattibilità saranno disponibili in poche settimane – seguiti da un’imminente gara internazionale per la progettazione dello stadio.
  4. Una nuova arena multi-sport è la proposta pensata per Genova . Durante una recente conferenza indetta dal CONI, il direttore sportivo della città ha spiegato che l'arena dovrebbe entrare a far parte di un progetto più ampio, che vedrà la nascita di un “distretto dello sport”. Accanto a questo, altre due sono le opzioni presentate: un nuovo progetto proposto dagli architetti Promoint e la conversione del Padiglione D della Fiera di Genova in un impianto polifunzionale.
  5. Ugo Cappellacci, presidente dell’amministrazione regionale della Sardegna, ha descritto la vittoria del Cagliari 3-0 sul Cesena come “uno spettacolo emozionante in un'arena deserta”. Si riferiva allo stato dello stadio Sant'Elia di Cagliari, che risulta “inadeguato alle esigenze della squadra, dei tifosi e della Sardegna”. Il sindaco di Cagliari ha accolto con favore l’offerta di supporto e ha detto che la città avrà un incontro con il proprietario del club Masimo Cellino “per discutere la possibilità di costruire un nuovo stadio”. La proposta iniziale del Cagliari Calcio – di costruire nelle adiacenze dell’aeroporto - è stata però bloccata dalle autorità del traffico aereo in Italia per problemi di sicurezza.
  6. Altrove: nuovi progetti di stadio sono stati svelati a Bologna (tramite la modernizzazione dello stadio cittadino Dall'Ara), a Cesena (dove il proprietario ha chiesto un nuovo impianto), a Bergamo e a Udine. E il sindaco di Firenze ha proposto di utilizzare il terreno vicino all'aeroporto della città come luogo di costruzione della nuova casa dell’AC Fiorentina. Ma nessuna scadenza è stata stabilita per lo sviluppo...

In conclusione, si parla di una possibile candidatura dell’Italia come paese ospite delle finali UEFA per gli Europei 2020. La FIGC è consapevole dei tentativi fallimentari degli ultimi anni, da Polonia-Ucraina a Francia, che ha vinto per il 2016. Si tratta ancora dei primi giorni e la federazione non potrà candidarsi ufficialmente senza che prima sia approvata la legge sugli stadi. Ma, se venisse firmata, la nuova legge provvederebbe a dare una base credibile alle promesse fatte in tema di stadi e renderebbe la candidatura dell’Italia concorrenziale".

Per approfondire

Altri progetti relativi alla realizzazione/riqualificazione degli stadi in Italia, non citati nell'articolo, sono pubblicati nella sezione Impianti Sportivi di Sport Industry Directory, che vi inviatiamo a consultare.

foto di Celso Pupo / Shutterstock.com

 
 
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