Ricerche e studi scientifici

Batterio CDC resistente al cloro
17.07.2017

Parassita resistente al cloro

Il Cryptosporidium ha un’estrema tolleranza al cloro e, sebbene solitamente la presenza della sostanza chimica sia sufficiente a eliminare dall’acqua tutti gli agenti patogeni infettivi, questo parassita è in grado di sopravvivere diversi giorni.

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a cura della redazione di Sport Industry

              

L’allerta arriva dal Centro di controllo malattie di Atlanta, in Georgia: attenzione al parassita resistente al cloro, che può causare problemi gastrointestinali.

Appartenente alla famiglia dei protozoi Cryptosporidium, o Crypto, il parassita infatti, secondo gli esperti del Cdc, è la causa dei principali focolai legati alle strutture ricreative dotate di piscina, come, appunto, piscine pubbliche, parchi acquatici, centri termali e campi con giochi d’acqua.

La ragione? Il Cryptosporidium ha un’estrema tolleranza al cloro, e sebbene solitamente la presenza della sostanza chimica sia sufficiente a eliminare dall’acqua tutti gli agenti patogeni infettivi, con il Crypto non funziona, e il parassita è in grado di sopravvivere diversi giorni, al punto da essere considerato la principale causa di malattie gastrointestinali – criptosporidiosi - legate all’acqua. E proprio per via di queste sue caratteristiche, dal 2004 a oggi, secondo un’indagine condotta negli Stati Uniti, la presenza di crypto rilevata annualmente in acqua è triplicata.

        

 
 
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