Mercato impiantistica sportiva

Report Calcio 2013
10.04.2013

Report Calcio 2013: in calo gli incassi derivati dagli stadi

Costi, ricavi e punti deboli della stagione calcistica 2011-2012

Categorie: sport, sport news, i numeri dello sport,

di Rita Cesarini

"Report Calcio", il rapporto annuale sul movimento calcistico italiano, è arrivato alla sua terza edizione, presentata a Roma lo scorso 4 aprile.

L’analisi è stata effettuata sulla stagione calcistica 2011-2012 e si è concentrata sugli aspetti economici e finanziari delle figure coinvolte nel mondo del calcio, sia professionale sia dilettantistico.

I dati contenuti nel rapporto testimoniano un ribasso per quanto riguarda il numero delle squadre attive, passate dalle 71.689 della stagione precedente alle 70.329 di quella 2011-2012. Le squadre professionistiche sono 455, quelle dilettantistiche 16.570 e quelle del settore giovanile e scolastico raggiungono quota 53.304.

Il valore della produzione del calcio italiano ha subito un incremento del 7% rispetto alla stagione precedente, toccando i 2.660 milioni di euro, dei quali 2.146 derivano dalla Serie A. Gli introiti televisivi si confermano essere la fonte maggiore di ricavo con i loro 990.7 milioni, mentre gli incassi degli stadi registrano un ribasso fermandosi a 230 milioni.

Il costo della produzione, invece, ha fatto registrare un aumento del 4,4%, raggiungendo quota 3.018 milioni di euro, di cui 2.376 milioni interessano la Serie A.

La stagione calcistica italiana 2011-2012 è stata, però, caratterizzata da un aspetto positivo: grazie a una gestione economica e finanziaria più accurata, la crescita del valore della produzione ha superato quella dei costi di produzione, situazione mai verificatasi nelle ultime quattro stagioni.
  

Affluenza e sicurezza negli stadi

Come detto in precedenza, il punto debole dei ricavi del calcio italiano è rappresentato dall’affluenza dei tifosi negli stadi e questo è in parte dovuto all’inadeguatezza degli impianti italiani.

Nello specifico, si è registrato un calo del 1,6% di affluenza, con una perdita di oltre 200.000 spettatori rispetto alla stagione precedente. La percentuale di riempimento degli stadi durante le partite di Serie A è pari al 55% (59% nella stagione 2010-2011), mentre la media europea corrisponde al 77%.

La Serie B, invece, ha registrato un aumento del 22,8% di affluenza, con una percentuale di riempimento degli stadi pari al 32% (30% nella precedente stagione).

I dati relativi ai 36 stadi che hanno ospitato le competizioni nella stagione calcistica 2011-2012 riportano che l’età media delle strutture è di 57 anni, le coperture degli spalti sono pari solo al 56% del totale dei posti e la pista di atletica è presente solo nel 47% dei casi.

La soluzione, prospettata nel report, è di intervenire sulle strutture riqualificandole e dando nuova vita a impianti che, per inadeguatezza, stanno contribuendo ad allontanare il pubblico dagli spalti. Il calcio italiano merita infatti strutture adeguate e all'avanguardia, strutture di cui andare fieri.

Infatti, come si legge nel report, quando si guarda alla Classificazione UEFA degli stadi, solo 3 impianti italiani possono ambire alla categoria più alta, mentre addirittura 15 strutture non hanno i requisiti minimi per rientrare nella classe più bassa.

Sarebbe quindi necessario un intervento di riqualificazione delle strutture, puntando all'obiettivo di offrire ai tifosi stadi più... piacevoli da frequentare. In questo modo aumenterebbero anche i guadagni, rendendo così possibili maggiori investimenti a favore del settore calcistico italiano.

Concludiamo con un dato positivo, quello inerente alla sicurezza: il numero delle partite durante le quali si sono verificati incidenti ha registrato un calo del 7,7% e sono diminuite anche le persone denunciate (- 21,6%) e arrestate (- 44%).

Un dato quantomeno rincuorante.

Per i dettagli potete consultare e scaricare il documento completo del Report 2013 sul sito della FIGC.

 
 
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