Progettare una spa

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22.04.2015

Dalle antiche terme romane alla spa del NHOW Hotel

Presentiamo il terzo progetto per la nuova area benessere del NHOW Hotel di Milano

Categorie: wellness, wellness news, progettare una spa, strutture ricettive,

A cura di Lucia Dallavalle

Dopo i progetti Urban e Glance, con la spa Essential si conclude la presentazione dei progetti realizzati per l’area benessere della futura spa del NHOW Hotel di Milano, dai partecipanti del corso Design for Wellness & Spa, organizzato da POLI.design, consorzio del Politecnico della metropoli lombarda.

Diversamente dai precedenti lavori, che hanno colto e sviluppato il fascino dell’origine industriale dell’edificio, potenziandone anche la componente tecnologica per garantire il massimo della flessibilità degli spazi e dei servizi offerti, il concetto chiave del progetto Essential è il ritorno all’antico e agli elementi fondamentali di uno spazio dedicato al benessere.

“Andare oltre la superficie per raggiungere l’essenza” è infatti uno dei motivi che, insieme alla semplicità, hanno nutrito l’ispirazione dei giovani architetti e il concept del loro progetto; il ritorno all’essenziale per l’elaborazione di un obiettivo: la ricerca dell’essenza del benessere.
 

Progetto Essential

di Maddalena Cavagna, Daniele Conticchio, Alice Morotti, Giacomo Riva, Alessandro Vergot

L’obiettivo del progetto è stato quello di individuare – scavando nel passato, alla ricerca della vera essenza di uno spazio wellness – gli elementi fondamentali che dovevano e devono tuttora essere presenti in un luogo del benessere, affinché i fruitori ne possano ottenere reali benefici.

Attraverso l’analisi dell’impianto delle terme di Tito, di Caracalla, di Traiano e di Diocleziano, sono stati rintracciati gli spazi “essenziali” che insieme componevano le grandi terme di Roma antica.

Un tipico ciclo iniziava con attività sportiva in palestra o in un’area all’aperto. Successivamente, ci si recava ai bagni, dove si effettuava un percorso attraverso tre successivi ambienti, partendo da quello con l'acqua più tiepida fino a quello con l'acqua più calda.

Si entrava prima nel tepidarium, la stanza più grande e lussuosa delle terme, dove si rimaneva un'ora e ci si ungeva con oli; poi si andava nel calidarium: stanze più piccole, generalmente costruite sui lati della sala da bagno principale. Infine, ci si recava nel laconicum, l’ultima stanza, più calda e riscaldata con aria secca ad altissima temperatura.

Dopo la pulizia del corpo e i massaggi, ci si immergeva nella piscina del frigidarium, poi ci si recava nelle altre aree delle terme, dove si poteva leggere, partecipare a diverse attività o assistere ad attrazioni.

Dopo aver dunque individuato gli elementi fondamentali da ritrovare all’interno di uno spazio di questo tipo, si è provveduto a eliminare gli aspetti “superflui”, presenti in molte SPA attuali, inserendo ed evidenziando solo quelli necessari per creare un vero e proprio percorso di benessere che porti a reali benefici fisici.

Zone e percorsi

Lo spazio progettato, di circa 865 mq, è composto da diverse aree che si relazionano tra loro in modo razionale e ben organizzato. Dalla Reception/Hall di ingresso si può accedere direttamente agli spogliatoi, alla palestra, allo studio medico, all’area estetica o alla zona dedicata ai trattamenti “secchi”.

Alla zona SPA si accede dagli spogliatoi, dotati entrambi di attrezzature “private” in grado di ospitare fino a due persone, con moduli per il bagno di vapore, doccia integrata e sauna finlandese/thermosauna.

In questa zona, il cliente viene accolto da una piccola reception interna, punto centrale di controllo e informazione, ed indirizzato verso le due zone principali:

  1. il “Percorso Romano” con tre grandi stanze ispirate alle terme di Roma antica, rivisitate in chiave moderna, che porta il cliente da un primo Bagno di Vapore alla Sauna Mediterranea, passando attraverso un secondo Bagno di Vapore con un tasso di umidità maggiore. Il percorso si conclude con la reazione nella grande vasca di acqua fredda e con il riposo nella sala relax.
       
  2. Caratterizzata principalmente dalla grande vasca riscaldata, dotata di lettini e sedute idromassaggio, cascata e getti cervicali; la vasca termina con un elemento per la doccia orizzontale, visivamente una sorta di altare, sormontato da erogatori di getti d’acqua. Da quest’area si può accedere alla zona dei massaggi umidi, dotata di una seconda doccia orizzontale specifica per i trattamenti.
      

Focus su: materiali e tecnologie

Per la palestra e le zone “secche” si è optato per una finitura in legno, levigato e oliato secondo un trattamento speciale dell’azienda partner. Per le superfici murarie si è optato per rivestimenti in vinile goffrato, nei toni cromatici che si ispirano alla vegetazione o in tinte unite con riflessi cangianti.

Le zone “umide” sono invece caratterizzate da una finitura in gress porcellanato, in quattro diversi colori e in formati differenti, con grip dove necessario. Anche all’interno della zona umida, come nell’area per i trattamenti “secchi”, ritroviamo un rivestimento in vinile, elegante e originale.

Cura particolare viene dedicata ai sistemi di trattamento di aria e acqua. Per quanto riguarda invece l’illuminazione si è optato per una luce indiretta che aiuta a ricreare un ambiente accogliente ed elegante.

 
 
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