Progettare una spa

centro benessere progettato e realizzato da Hofer Group
28.08.2012

Centri benessere ad uso pubblico: consigli per una corretta manutenzione

Questo articolo è inserito in wellness, progettazione spa e centri benessere

di Sara Lisa Di Mario

Quando si parla di centri benessere ad uso pubblico, la pulizia di tutte le superfici della struttura non è solamente il miglior biglietto da visita che possiate mostrare ai vostri clienti (è dimostrato: la pulizia della struttura rappresenta uno degli aspetti più apprezzati da chi frequenta centri benessere e spa), ma è anche e soprattutto garanzia di igiene e salute.

Come si può facilmente intuire: più persone accedono al centro benessere, oltretutto per svariate ore al giorno, maggiore sarà la carica microbica e gli agenti inquinanti introdotti. Per questo, un centro benessere ad uso pubblico e intensa frequentazione, indipendentemente dalle sue dimensioni, necessita di accurate manutenzioni giornaliere, addirittura con interventi più frequenti nel corso della giornata.

Da non sottovalutare, infine, le normative (si veda l'ultimo paragrafo) che regolano il mantenimento degli standard d’igiene e la gestione impiantistica delle strutture ad uso pubblico, norme che devono assolutamente essere rispettate per non compromettere la salute dei frequentatori.

Qualche consiglio per la pulizia

Di seguito, un sintetico elenco delle operazioni di pulizia da svolgere ordinariamente:

  1. occorre prevedere alla perfetta pulizia quotidiana e alla sanificazione delle superfici, al fine di prevenire problemi igienici legati al camminare a piedi nudi, senza scordare che la stessa cura riservata all’area spa va applicata anche ai servizi igienici, alle zone di passaggio, a quelle di ingresso e agli spogliatoi: panche, armadietti, sedute dovranno essere accuratamente detersi e sanificati anche nei punti inutilizzati e non visibili.
  2. Per consentire una pulizia approfondita, spostare periodicamente tutto l’arredo mobile e pulire integralmente all’interno degli armadietti e del retro dei mobili appoggiati al muro: in queste zone nascoste alla luce e poco areate possono verificarsi problemi dovuti all’umidità, causa di muffe e microrganismi.
  3. L'impiego di prodotti chimici per la pulizia va accuratamente selezionato: l’eccesso o il difetto di prodotto può avere lo stesso effetto negativo e peggiorare le condizioni igieniche generali. Per ovviare a questo problema è consigliabile l’uso di prodotti professionali specifici, attenendosi alle indicazioni di utilizzo fornite dal produttore: diluizioni, precauzioni per gli addetti, modalità applicative, disposizioni in caso di accidentale uso improprio.
  4. Abbiate cura di custodire i prodotti e gli strumenti di pulizia in appositi vani predisposti per evitare incidenti (molti di questi prodotti sono ad esempio infiammabili).
  5. Per una pulizia profonda, si consiglia di utilizzare il vapore, applicabile con normali erogatori a lancia o a spazzola, che consentirà di raggiungere anche le zone più difficili, avendo cura, però, che la zona trattata possa essere asciugata rapidamente da residui di umidità e condensa.   
                
La manutenzione impiantistica

Discorso a parte merita la manutenzione ordinaria degli impianti tecnologici del centro benessere, che garantiscono il funzionamento delle attrezzature: gli impianti idraulici, elettrici e sanitari. È bene non trascurare anche il più piccolo malfunzionamento, che potrebbe causare il blocco dell’intera struttura.

Una soluzione potrebbe essere quella di tenere a magazzino una scorta di parti di ricambio consigliate dai fornitori e custodire tutti i libretti di manutenzione degli impianti consegnati dai costruttori e quelli prescritti per legge, che potranno tornare utile sia al manutentore sia al personale coinvolto a qualunque titolo nella gestione del centro.

Di seguito, un sintetico elenco delle operazioni di manutenzione ordinaria degli impianti:

  1. Tutti gli apparati principali devono essere alloggiati in appositi vani facilmente ispezionabili, dove sia possibile effettuare operazioni di manutenzione senza difficoltà di movimento.
  2. Già in fase progettuale si dovranno adottare una serie di accorgimenti tecnici che limitino il riverbero, spesso frequente in presenza di specchi d’acqua, e il rombo causato dagli apparati di ventilazione.
  3. Gli impianti idrici e meccanici richiedono una grande perizia di progettazione e installazione in quanto non devono vedersi né sentirsi: da essi dipende il comfort dell’utente e la sua conseguente fidelizzazione. Per questo, si consiglia di affidarsi ad aziende di comprovata esperienza, senza lesinare sul budget.
  4. In linea generale è buona regola, nel caso si verificassero guasti degli impianti, evitare di intervenire in autonomia e contattare immediatamente il personale specializzato che intervenga al più presto al fine di evitare spiacevoli conseguenze sull’insieme degli apparati con ulteriori costi aggiuntivi.
            
Riferimenti normativi

Concludiamo con le normative cui fare riferimento quando si tratta di centri benessere ad uso pubblico:

  1. “Accordo Stato-Regioni e Province Autonome sugli aspetti igienico sanitari per la costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscina ad uso natatorio” del 16 gennaio 2003
  2. Sicurezza nell’ambiente di lavoro DL 626/94
  3. Per la costruzione delle vasche: norma tecnica UNI 10637 e DL 26.5.1997, n°155
  4. Per la realizzazione di punto ristoro o tisaneria: HACCP (metodologia operativa internazionale per la prevenzione o minimizzazione dei rischi per la sicurezza nei processi di preparazione di cibi e bevande)
                   

Questo articolo è tratto da Progetto Wellness, la rivista annuale dedicata alla realizzazione e gestione delle aree benessere. Per maggiori informazioni: Progetto Wellness

Nell'immagine: centro benessere Borgo Brufa, progettato e realizzato da Hofer Group

 
 
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