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Lo scorso agosto è stata presentata, alla Camera dei Deputati, con un ampio sostegno politicamente trasversale, una mozione di riordino del settore termale, promossa dal deputato del Pd Edoardo Fanucci, primo firmatario, e dallIntergruppo parlamentare Amici del Termalismo.
Nella proposta viene individuata una serie di interventi volti a rilanciare il settore termale che nonostante la crisi degli ultimi anni ne abbia ridotto di quasi il 20% il fatturato proveniente dalle prestazioni per cure continua ad essere «una delle componenti più radicate del patrimonio turistico, culturale e storico del nostro Paese», osserva Fanucci, oltreché una risorsa fondamentale a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale.
Il primo punto toccato dal documento riguarda la reintroduzione della copertura Inps e Inail per le cure termali che prevedono il sostegno dei due enti previdenziali (il taglio di questi contributi è previsto da gennaio 2016).
Lintergruppo parlamentare Amici del Termalismo chiede inoltre al Governo di destinare risorse per la revisione, nel triennio 2016-2018, delle tariffe massime erogate dal Servizio sanitario e lattuazione di altre misure per rilanciare il settore, garantendo il supporto economico, la promozione e la valorizzazione dei distretti termali.
Unattenzione particolare è stata rivolta allopportunità di inquadrare, attraverso un adeguato coordinamento politico a livello nazionale, lo sviluppo del settore termale italiano nel più ampio mercato europeo.
Qualche numero per descrivere le dimensioni del settore in Italia:
Lobiettivo più immediato dei firmatari è una rapida calendarizzazione della mozione in Aula, per poi proseguire con lattività necessaria a presentare la proposta di legge di riordino e di riforma del settore.
Il testo della mozione è disponibile sul sito della Camera