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API Italia: intervista al titolare sulla tecnologia Biodesing

Categorie: piscine, aziende e prodotti piscine, costruzione piscine,

Si chiama Biodesign ed è un processo costruttivo, brevettato a livello internazionale, che permette di modificare radicalmente il concetto di piscina.

Una tecnologia innovativa Made in Italy che ha permesso alla piscina ritratta nell'immagine di vincere all'edizione 2011 del prestigioso premio Italian Pool Award nella categoria "residenziale outdoor, forma libera".

Per approfondirne le caratteristiche, abbiamo posto alcune domande ad Alessandro Milani, Managing Director dell'azienda omonima e titolare del brevetto Biodesign.

Sig. Milani, quali sono le caratteristiche che rendono questa tecnologia innovativa?

“Le caratteristiche che la rendono innovativa sono molte, a cominciare dalla mancanza d’invasività, che permette alla piscina di inserirsi nel giardino in maniera armonica e senza utilizzare un solo grammo di cemento armato. Un altro punto di forza è la possibilità di modellarla a piacimento, così da soddisfare le diverse esigenze, con l’aggiunta di una serie di elementi come sedute sommerse o vere e proprie spiagge. Se sorvolassimo in elicottero una qualsiasi spiaggia di mare, potremmo subito notare come oltre il 90% delle persone preferisca sostare nella zona di bagnasciuga, per chiacchierare, prendere il sole o giocare. La stessa cosa si può fare in una piscina Biodesign, grazie a questi spazi esclusivi che la rendono particolarmente accogliente e fruibile e che assicurano un tempo di balneazione superiore rispetto alle piscine tradizionali."

Può riassumere il prodesso costruttivo volto alla creazione di una piscina Biodesign?

"Il processo costruttivo delle piscine Biodesign si basa su un procedimento che prevede 7 step:

  1. Il modellamento dello scavo che crea direttamente la forma della piscina.
  2. La stesura di un tessuto geotessile protettivo. .
  3. Il posizionamento del telo d’impermeabilizzazione in EPDM, la cui elevata elasticità permette di sopportare qualsiasi movimento del terreno senza che si creino perdite d’acqua.
  4. Rete strutturale di fondo.
  5. Strato grezzo di quarzo resinato.
  6. Speciale rete strutturale intermedia.
  7. Strato di finitura di marmo o quarzo resinato. Non serve alcuna opera muraria o gettata di cemento - operazioni non solo particolarmente invasive per l’ambiente, ma anche soggette a concessioni edilizie non sempre facili da ottenere.

Il risultato è un prodotto completamente personalizzato, unico per forme ed eleganza con il minimo impatto ambientale."

Parlando di minimo impatto ambientale. Durante ForumPiscine, avete presentato un'importante novità in materia di trattamento dell'acqua:  il sistema MagnaPool. Può svelarci di cosa si tratta?

"La tecnologia Biodesign non è rispettosa dell’ambiente solo in fase di costruzione, ma anche durante l’utilizzo, grazie a metodi di pulizia e disinfezione specifici. Il sistema MagnaPool, in particolare, si basa su una miscela unica di minerali a base di magnesio e potassio, in grado di sterilizzare l’acqua della tua piscina in modo naturale, offrendo un’effetto estremamente benefico per il corpo e una trasparenza dell’acqua superiore e all’insegna del minimo inquinamento".

E al sopraggiungere dell'inverno?

"Un altro punto di forza, assai apprezzato dalla clientela italiana e internazionale, è proprio legato alla stagionalità; grazie al processo strutturale brevettato Biodesign, queste piscine acquisiscono calore, riducono non la superficie ma la cubatura complessiva grazie alla conformazione dell’alveo, riscaldando l’acqua in modo naturale e riducendo notevolmente i costi di gestione. Quando il freddo si fa davvero troppo pungente, le piscine Biodesign assumono le caratteristiche di altrettanti laghi naturali, assecondando i mutamenti stagionali del giardino o dell’ambiente in cui sono inserite. Per tutti questi motivi, la tecnologia Biodesign è sempre più apprezzata non solo dai privati, ma anche da amministrazioni comunali e alberghi".

 

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