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Intervista di Lucia Dallavalle
Puntano sullemozione, sulla "memorabilità" e sul rigore impiantistico, i progetti dellarchitetto Sergio Bizzarro, da oltre ventanni impegnato nella realizzazione di centri benessere, termali e spa in Italia e allestero.
Con uno stile di comunicazione franco, diretto e immediato, larchitetto mette in luce punti di forza e di debolezza di ventanni di progettazione di spa e centri benessere in Italia, soffermandosi sulle tendenze allepoca della crisi e sui valori che lo guidano nellaffrontare ogni nuovo progetto di struttura dedicata al benessere.
«Trovo che negli ultimi anni si stia affermando una tendenza nuova: la consapevolezza che costruire il centro benessere non basta. Dopo un periodo in cui tutti pensavano di realizzare queste strutture per guadagnare, il risveglio è stato molto brusco e ci si è resi conto che la spa è un argomento estremamente delicato, sia perché costa tanto sia perché è difficile gestirla.
Sono tanti gli investitori per i quali ha generato delle perdite o, se non delle perdite, dei ritorni non commisurati alle aspettative. Questo discorso vale anche per i centri benessere inseriti allinterno di strutture come alberghi e centri wellness: in questi casi, molto spesso, di fronte a unattrattiva che si presumeva fosse importante, i ritorni dellinvestimento non sono stati soddisfacenti.
Parlo chiaro: in Italia il 90% delle spa è in rimessa. Ultimamente, però, si è diffusa la consapevolezza che il centro benessere debba essere fatto bene, dove bene significa nel modo giusto, corretto e adeguato, quanto al mercato di riferimento, al formato rispetto alla struttura in cui deve essere inserita, agli impianti, alla funzionalità.»
«Anche sotto questo profilo, oggi è chiaro che non basta costruire una spa: occorre soprattutto suscitare unemozione (attenzione, però, perché persino del discorso emozionale si è dato troppa importanza in questi anni, trascurando fattori più importanti come la sostenibilità gestionale).
Bisogna dare al cliente, a chi utilizza il centro, la consapevolezza di vivere unesperienza importante, unica, che lasci il segno.
Quindi occorre costruire unesperienza memorabile per il cliente: questo è, secondo me, laspetto fondamentale, che va chiaramente affiancato al discorso della profittabilità.
Si è arrivati alla consapevolezza che non basta più collocare una sauna, un bagno turco, una piccola piscina, un idromassaggio e due camerini per fare spa: a fare spa è lesperienza.
Allutente finale si deve fornire qualcosa che veramente gli rimanga dentro, che dia un valore aggiunto importante, che appaghi la ricerca di qualcosa di tangibilmente diverso, memorabile, e che appartenga a un brand, a un format in grado di creare passaparola.
Se si dà valore a un centro benessere, le persone lo frequenteranno.»
Mya Spa & Wellness di Genova, realizzata su progetto dell'arch. Bizzarro
«Prima si spendeva a prescindere, oggi cè piena coscienza del fatto che le s pese di manutenzione e gestione quindi i tempi di ammortamento di queste strutture siano elevate; ciò determina unattenta valutazione dei costi di gestione quando si parte con un nuovo progetto e, di conseguenza, la tendenza a realizzare strutture più facili da ammortizzare e da gestire.
In questo contesto si è inserito, tuttavia, un fattore per così dire facilitante: il crollo del mercato. Se prima, di fronte al boom di strutture per il benessere e allampiezza della domanda, i prezzi erano lievitati, oggi si possono trovare attrezzature che, a parità di prestazioni, costano la metà rispetto a prima della crisi. Questo elemento ha aiutato molto a contenere i costi.»
«Quando si parla di centri benessere, facciamo riferimento a strutture energivore, che di per se stesse necessitano di una quantità enorme di energia per poter funzionare, quindi con consumi fuori dalla norma.
Fatto questo preambolo, il tema è comunque sentito e dipende anche molto da che cosa s'intende per "spa":
In questo secondo caso si rivela fondamentale l'installazione di impianti di recupero energetico, anche se questo tipo di impiantistica ha costi elevati e gli investitori oggi vogliono discorsi chiari e ritorni veloci.
Quando un imprenditore scopre, ad esempio, che per ammortizzare un impianto per il recupero energetico occorrono dieci/dodici anni, con costi crescenti di manutenzione delle apparecchiature, ecco che le motivazioni vanno calando; quando invece si iresce a rimanere su tempi di ritorno dellinvestimento tra i cinque e i sette anni, sono subito pronti ad aderire.»
Spa firmata da Bizzarro nel Premier Palace di Bucarest
«Tutti vogliono la spa più bella, che attiri, che sia emozionalmente importante, però anche una spa che costi poco e che dia ritorni; aspetti difficilmente conciliabili.
Io solitamente ribalto il discorso, dicendo: Ti do una Ferrari, se hai bisogno di una Ferrari; una Mercedes, se hai bisogno di una Mercedes, ma ti do anche la Fiat Punto se è di questo che hai bisogno. Ricordati, però, che ciò che ti darò sarà commisurato alla cifra che mi assegnerai come budget.
Parlare di budget è fondamentale, e ancora in pochi hanno preso questa buona abitudine. Bisogna essere onesti con i clienti, spiegare esattamente quello che potranno ottenere con linvestimento preventivato, purtroppo però vedo che molti ancora continuano a vendere "fumo"
Invece, io penso sia necessario educare il mercato; sul mercato del benessere ci hanno campato, per tanti anni, in tanti, e non tutti in maniera corretta: business plan campati per aria, sottovalutazioni dei costi energetici, sovrastimazione del mercato, ecc.»
«Non rinuncio allemozionalità: voglio che il cliente finale che utilizza la mie spa abbia una memorabilità dellesperienza, che gli faccia dire ecco questa è unesperienza che sono felice di avere vissuto, unesperienza che mi ha dato qualcosa. È dalla memorabilità che nasce il successo della struttura.»
Elegante e raffinata, la spa di 2000 mq dellHotel Almar di Jesolo, tra le più recenti realizzazioni dellarchitetto Bizzarro.
«Tutto quello che stimola sensorialmente lutente. La stimolazione sensoriale di tutti e cinque i sensi è laspetto più importante e uno degli elementi fondamentali è luso sapiente della luce.»
«Mi è capitato con frequenza, purtroppo, di intervenire in spa dove la valenza impiantistica è stata assolutamente trascurata, sia per ignoranza del progettista sia per la sottovalutazione dei problemi tecnici, il cui corretto inquadramento è invece alla base della realizzazione di ogni centro benessere.
Una struttura dove gli impianti sono mal progettati diventa fatiscente nel giro di due o tre anni, marcisce letteralmente, perché si tratta di impianti che devono vivere quotidianamente a contatto con lumidità, con lacqua e che, se non progettati a dovere, si trovano poi a scontrarsi con una serie di problemi di notevole portata».
Sergio Bizzarro
Architetto, titolare e fondatore dello Studio Bizzarro & Partners. Ha maturato una vasta e specifica esperienza nel campo della progettazione di strutture alberghiere di prestigio, di terme, centri benessere e spa, ambito in cui è considerato un riferimento a livello internazionale.
Leggi l'intervista a Gianpietro Sacchi, direttore del Corso di Alta Formazione Design for Wellness & SPA di POLI.design, e ad Alberto Apostoli, fondatore dello Studio Apostoli & Associati.
Le prossime interviste in programma, ad Alessio Cuzzolin e Marco Vismara, saranno pubblicate a distanza di due settimane l'una dall'altra. Iscriviti alla nostra newsletter mensile per non perdere nemmeno un aggiornamento!