Primo Piano

23.11.2011

Uno stadio per il Palermo

Questo articolo è inserito in sport, news sport, impianti sportivi

di Martina Prati

Il progetto è pronto da due anni, versatile e moderno, fortemente voluto dal presidente Zamparini, ma la realizzazione non sembra vicina.

Stiamo parlando del nuovo stadio di Palermo, che il 14 novembre è stato presentato alla cittadinanza nell’ambito dell’iniziativa “Basta un giorno per cambiare Palermo”, organizzata da Confindustria, per lo sviluppo urbano della città.

Zamparini lamenta l’intralcio e la lentezza della burocrazia, nonostante la copertura finanziaria ci sia già, per iniziare la realizzazione del nuovissimo stadio di proprietà del Palermo Calcio.

L'interno

Affidato alla matita esperta dell’architetto Gino Zavanella dello studio Gau Arena, il progetto per lo stadio ha un profilo multiforme, attivo sette giorni su sette, un luogo di commercio, spettacolo e socializzazione, con ristoranti, area VIP, museo della squadra, bar, area kids, sale giochi, palestre e area relax.

La capienza arriva a oltre 35.000 persone, disposte in modo che ognuna abbia una visuale ottima: la distanza minima fra tribune e campo si aggira intorno ai 7 metri. Elemento distintivo del progetto, infatti, è la grande vicinanza degli spettatori al campo da gioco, grazie all’assenza di separazioni e barriere architettoniche tra spalti e campo o tra settore e settore.

Molto curata è la delicata questione della sicurezza, ottenuta attraverso lo studio di un sistema di percorsi interni grazie ai quali si potrà evacuare lo stadio in meno di 5 minuti.

In più, la presenza di moltissimi pannelli interattivi in tutte le aree dello stadio è possibile grazie alla totale cablatura dello stesso. All’interno e sugli angoli esterni, ad esempio, sono presenti tabelloni digitali.

Le gradinate saranno realizzate con un sistema strutturale che prevede l’impiego di elementi prefabbricati sagomati in acciaio e poliuretano. Questa scelta garantisce diversi vantaggi, tra cui riduzione del peso strutturale, abbattimento dei costi, facilità di messa in opera.

L'esterno

L’involucro della struttura è realizzato con elementi metallici e vetro, che garantiscono plasticità e trasparenza.

Gli elementi metallici hanno una sezione a fuso e percorrono in orizzontale tutto il perimetro dello stadio, svasandosi verso la copertura per meglio raccordarsi visivamente ad essa.

Il rivestimento è completato da vetrate atermiche che lasciano intravedere l’interno, rendono più permeabile lo stadio con la vita della città e accentuano la sua luminosità durante la notte.

Negli angoli, invece, sono posizionati schermi cielo-terra di ultima generazione, con alta luminosità ed elevato contrasto ad ogni condizione ambientale, così da assicurare massima compenetrazione tra interno ed esterno.

Il design della copertura riprende quello delle pareti: indirettamente collegata al perimetro, essa prevede due fasce di rivestimento, una opaca e l’altra semi-trasparente, per far passare la luce ma non l’acqua.

Un punto d’orgoglio del progetto è la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), applicata in oltre 100 Paesi nel mondo, che riconosce il rispetto degli standard legati alla sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione di un edificio, tra cui la gestione delle acque, dell’energia, delle risorse, la qualità ambientale, la sostenibilità del sito e l’innovazione nella progettazione.

In attesa di ulteriori aggiornamenti, è possibile visionare il video di presentazione del progetto, realizzato da Gau Arena.

Per approfondire

articoli correlati

Verona: si riparla del nuovo stadio

Stadio del Bologna: il progetto di ProBologna

Stadio del Bologna: il progetto di Civicarch

 
 
Torna indietro