Primo Piano

Il wellness secondo me

Architetto Bizzarro, come nasce il suo interesse per il mondo del wellness? 
Dopo la laurea in architettura a Firenze e un breve periodo di docenza, ho iniziato la mia attività dalla gavetta, ma con una dimensione già spiccatamente imprenditoriale. Con uno studio avviato e alcune esperienze come consulente in alcuni importanti negozi di arredamento, decido, complice un viaggio negli Stati Uniti e la scoperta di una maniera completamente diversa di intendere gli spazi per il fitness, di scommettere su una palestra concepita in maniera assolutamente avveniristica, per l’Italia di venticinque anni fa.

In che cosa si differenziava la sua concezione di centro fitness?
Ciò che in Italia non si era ancora visto era la trasformazione della palestra da spazio per l’allenamento fisico a spazio per il benessere del corpo e della mente. Questo nuovo concetto, all’avanguardia per i tempi, mi ha consentito di accrescere le mie competenze tecniche, logistiche, impiantistiche ed emozionali, nella progettazione di spazi wellness.

Come fu accolta dal settore questa idea innovativa?
Il mio progetto incuriosisce subito Nerio Alessandri, patron di Technogym, azienda allora ancora allo stadio nascente. Inizia così una lunga e fruttuosa collaborazione con l’ azienda per la quale ho assunto, in pratica, il ruolo di “ufficio progettazione”. Proprio queste esperienze maturate in un settore così articolato, hanno consentito allo Studio Bizzarro & Partners di estendere rapidamente tutte le competenze acquisite anche alla progettazione di altre tipologie di spazi pubblici, affermandomi rapidamente quale studio di riferimento nella progettazione degli spazi spa e benessere, proseguendo poi con la progettazione di strutture alberghiere, complessi residenziali e ristoranti.

Quale ritiene sia la cifra stilistica che meglio descrive le sue realizzazioni?
Posso senz’altro definirmi il primo studio in Italia a occuparsi principalmente di progettazione di spazi per il benessere, distinguendomi nettamente grazie a una connotazione ben definita: una scenografia emozionante e una realizzazione tecnica impeccabile. Lo Studio Bizzarro & Partners non si limita a progettare spazi wellness capaci di garantire esperienze emozionali fuori dall’ordinario, ma pone al centro del progetto l’attenzione per la futura gestione degli spazi.

Come coniuga le esigenze della sua clientela con le espressioni artistiche di design che connotano gli ambienti emozionali?
La profonda conoscenza delle tecnologie più raffinate e la consapevolezza di progettare per imprese che cercano la massima facilità di gestione e il massimo guadagno, evita ogni forma di autoreferenzialità: il progetto non deve essere un monumento al progettista, ma deve essere tagliato sul cliente come un abito comodo, oltre che bello, o studiato come una macchina elegante con un ottimo rapporto tra prestazioni e consumi. Massima praticità logistica, uso ottimale degli spazi, scelta accorta dei materiali, attenzione per il risparmio energetico: tutti questi aspetti pratici restano necessariamente dietro a un’immagine altamente scenografica, come una struttura che non appare, ma che consente di rendere lo spazio ancora più caldo e accogliente. In questo modo, tanto la committenza quanto il cliente finale, ovvero l’utente dello spazio, sono posti al centro del progetto, coniugando in maniera attenta le loro differenti esigenze. Esigenze solo apparentemente contrastanti, perché solo progettando uno spazio pratico e gestibile si crea un ambiente davvero confortevole. Solo armonizzando dimensione estetica e dimensione pragmatica si possono ottenere delle vere e proprie macchine hi-tech, dispensatrici di emozioni scenografiche senza essere invadenti. In altre parole: spazi di velluto con un’anima in acciaio.

Quali scenari wellness possiamo attenderci per il futuro?
Il wellness sta ormai diventando una filosofia ed uno stile di vita. Sempre più persone prendono coscienza della necessità di dedicare più tempo, cure ed attenzioni a sé stessi. E questa consapevolezza sta entrando anche nel modus operandi di molte altre categorie come l’estetica e la medicina. Credo che il futuro del wellness sia per l’appunto questo e sempre più si cercherà di creare luoghi di benessere in cui sentirsi a proprio agio e ritrovare l’equilibrio di corpo e mente. A noi spetterà il compito di realizzare questi luogh e non è un compito facile!

 
 
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