Roma - È stata firmata a Roma una convenzione tra l'Istituto per il Credito Sportivo (ICS) e la Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL). Obiettivo della nuova partnership è sviluppare una nuova generazione di impianti sportivi modulari indoor per l'atletica in base a un progetto elaborato dalla FIDAL e denominato La palestra dell'atletica leggera. La struttura ideata dalla FIDAL è stata realizzata con materiali innovativi e sistemi di risparmio energetico, e andrà a costituire nel prossimo futuro un prototipo di impianto indoor certificato la cui realizzazione sarà finanziata attraverso mutui agevolati dell'ICS. Beneficiari potranno essere le associazioni, le società sportive affiliate alla Federazione, Regioni, Province, Comuni, enti pubblici ed enti di promozione sportiva. La convenzione consente di accedere ai finanziamenti ICS anche per procedere alla costruzione, all'ampliamento, alla ristrutturazione e alla messa a norma di impianti sportivi dedicati all'atletica, incluso l'acquisto delle aree edificabili.
«L'idea base ha sottolineato il presidente di ICS, Andrea Cardinaletti è quella di riuscire a creare tante nuove palestre per l'atletica, in modo da poterne favorire anche lo sviluppo sul territorio. La novità è che in questo caso si presenta per la prima volta una convenzione abbinata a un progetto di massima le cui linee guida tecniche e finanziarie sono illustrate nella pubblicazione appositamente ideata da ICS e FIDAL. Su questo strumento si baserà la campagna di informazione per promuoverlo in tutta Italia.» Dal canto suo, il presidente della FIDAL Franco Arese ha osservato che «il nostro sport sentiva l'esigenza di poter disporre di impianti al coperto, soprattutto per far crescere e dare continuità all'attività nel corso della stagione invernale. Crediamo che con strutture di questo tipo si possa pensare anche di avvicinare e proporre degli spazi utili al mondo della scuola. La palestra dell'atletica ha concluso Arese dovrà essere, inoltre, un'opportunità per quelle società che, partecipando alla gestione, sapranno trasformarla in un contenitore di attività in grado di generare un adeguato ritorno economico.»
L'impianto sportivo modulare, strutturato come una vera e propria "basilica a tre navate", potrà disporre di due navate laterali, ognuna dell'approssimativa larghezza di 12 metri per unaltezza di 8, oltre alla navata centrale di 12x28 metri. I nuovi impianti, al massimo della loro configurazione, potranno essere dotati di: rettilineo per velocità e ostacoli, pedane per salti in estensione ed elevazione (alto ed asta), pedana per il getto del peso e area simulazione per altri lanci, area sportiva polivalente, area di muscolazione, spogliatoi e servizi, area fisioterapica, uffici, sala riunioni, tribuna telescopica, area ristoro, spazi commerciali e magazzini. Cessata la stagione dell'attività atletica al coperto, ci sarà la possibilità di convertire gli spazi destinati all'atletica in campi polivalenti con ambiente climatizzato. Il progetto è stato realizzato dallo studio dellarchitteto Raffaelle Mennella, supportato dal coordinatore della commissione impianti FIDAL, Giancarlo Mori Ubaldini, e dal responsabile dellufficio impianti federale, Gianfranco Renzulli.