News

Autorizzazione Sovrintendenza
05.10.2017

Autorizzazione paesaggistica, se la Sovrintendenza non si esprime entro i termini è silenzio assenso

In caso di mancata risposta della Sovrintendenza a una richiesta di autorizzazione paesaggistica, il Comune è tenuto a concedere il via libera all’intervento, senza poter più entrare nel merito della questione.

A cura della redazione di Sport Industry

Categorie: piscine, piscine news,

Se il Sovrintendente non si esprime su un’autorizzazione paesaggistica, allora è silenzio assenso. A stabilirlo è il Tar Sardegna, che attraverso la sentenza 394 dell’8 giugno scorso ha stabilito che, a richiesta presentata, la mancata risposta della Sovrintendenza entro i termini previsti si trasforma, per il Comune, in assenso obbligato. In pratica, il Comune è tenuto a concedere il via libera all’intervento, senza poter più entrare nel merito della questione.

A sollevare il caso, una richiesta di concessione edilizia presentata nel 2011 da un privato, per la costruzione di una dependance con piscina in una residenza sarda, in un’area del Comune di Palau dichiarata “di notevole interesse pubblico”. Il Servizio Tutela Paesaggistica di Olbia, infatti, aveva negato l’autorizzazione in seguito al parere negativo della Sovrintendenza.

Perciò anche il Comune aveva respinto la richiesta. A quel punto, il proprietario si era rivolto al Tar, e aveva riavviato il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione, che in questo caso la Sovrintendenza aveva inserito “tra quelli realizzabili” poiché non causava impatto eccessivo sulla zona. Il parere definitivo, però, non era mai stato emesso. Così, a giugno il Tar ha stabilito che, sulla base della proposta favorevole, si è formato il silenzio-assenso. E che quindi, il progetto ha diritto al via libera.

 
 
Torna indietro