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Graziano Delrio, ministro dello sport, al Convegno Nazionale LND
30.10.2013

L'obbiettivo del Ministro dello Sport Graziano Delrio?

Trovare nuove strade a supporto degli impianti sportivi. Questa la sintesi dell'intervento del Ministro dello Sport al Convegno Nazionale LND

Categorie: sport, sport news, impianti sportivi, istituzioni sportive,

di Alice Spiga

"A Reggio Emilia, da sindaco, siamo riusciti a far partire più 10 impianti sportivi in un anno e mezzo, con un partnership pubblico-privato che ha coinvolto Comune, società sportiva e banche. Vi assicuro che, in questo modo, si riescono a fare anche interventi importanti, perché una rata da 40mila euro all’anno, se si divide in tre, si può sopportare".

Dentro queste poche parole, pronunciate dal Ministro dello Sport Graziano Delrio in occasione del Convegno Nazionale LND "Giocheremo domani?", sono racchiusi molteplici aspetti molto importanti per la crescita del nostro settore, quello dell'impiantistica sportiva.

C'è dentro la voglia di costruire, di cambiare, di sperimentare nuove strade. C'è dentro l'importanza di collaborare insieme, perché - scusate la ripetizione - "una rata da 40mila euro all’anno, se si divide in tre, si può sopportare".

"Ascoltando le parole delle persone intervenute prima di me - ha continuato il Ministro - ho sentito spesso ripetere la parola comunità. Per trent’anni io stesso sono stato un tesserato e ho giocato a calcio, e penso che tutte le persone che ho conosciuto in campo abbiano arricchito la mia esitenza.

Sul campo da gioco ho imparato il senso della parola comunità, che vuol dire vita di relazione, vuol dire condivisione, vuol dire avere presente che hai dei compagni sui cui puoi contare, vuol dire sapere che non vinci da solo.

Quanti insegnamenti ci sarebbero nello sport anche per la politica: il rispetto del’avversario, delle regole, della disciplina, il comprendere che si vincere solo se si gioca in squadra e che, se vuoi ottenere dei risultati, hai solo una strada: allenarti".

Parole sicuramente importanti, pronunciate da uomo, da sportivo e da politico, però il mondo dello sport si trova a fare i conti con la mancanza di investimenti pubblici, con i vincoli troppo stretti del Patto di Stabilità, con il blocco imposto all'Istituto per il Credito Sportivo.

E il Governo? Che cosa intende fare?

"In questi mesi - assicura Graziano Delrio - abbiamo sbloccato la situazione del Credito Sportivo, che tornerà operativo al fianco dello sport in generale e del calcio dilettantistico in particolare.

Per Patto di Stabilità, avevamo già concordato con i Comuni, con il Presidente Fassino e con il Ministro dell’Economia che il prossimo sarebbe stato alleggerito, mettendo in conto di liberare un miliardo di euro.

Al momento, quello che è successo in quest’ultimo periodo mette a rischio la tempistica, ma la legge di stabilità verrà pubblicata e penso e spero che, come è stata impostata, verrà anche mantenuta.

Quindi avremo più margini per il Patto di Stabilità, per il co-finanziamento, anche se questo non significa che dobbiamo rinunciare in partenza a trovare nuove formule, perché non può rimanere tutto a carico del finanziamento pubblico.

Infine, abbiamo impostato la nuova relazione con il CONI, per cui i nuovi 7 milioni e mezzo che daremo al Comitato Olimpico saranno tutti destinati all’educazione motoria nelle scuola e nel doposcuola, per far stare i bambini a scuola di sport".

Un impegno concreto, o almeno ce lo auguriamo, per favorire lo sport e per venire in soccorso delle strutture e degli impianti deputati a ospitare l'attività fisica e motoria.

"Sono fermamente convinto - conclude il Ministro - che la scelta della LND di investire sui centri federali sia decisiva, coraggiosa e soprattutto lungimirante, perché investire oggi in tecnologia e innovazione significa poter offrire, domani, strutture adeguate ai nostri giovani che vogliono giocare e divertirsi.

E questo non perché abbia paura che si sporchino di fango o che prendano freddo negli spogliatoi, che in fondo, come diciamo noi a Reggio Emilia, fa un po’ di coppa, ma perché ritengo che lo sport sia uno strumento educativo insostituibile in questa società e merita di essere sostenuto su tutti i fronti".

 
 
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