In un recente intervento, il presidente del Coni Gianni Petrucci ha espresso tutte le proprie perplessità sulla candidatura di Venezia alle Olimpiadi del 2020: «Come dicono i filosofi, la realtà è quella che c’è, non quella che vorremmo ci fosse. Venezia è una città importante ma io sono realista», ha detto Petrucci, riferendosi al fatto che nel capoluogo veneto molti impianti sportivi sono ancora sulla carta. Nonostante l’incontro a Roma di Petrucci con il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il presidente del Comitato Venezia 2020 Federico Fantini e il segretario generale Raffaele Pagnozzi, la candidata più probabile sembra per ora essere la città eterna.
Mentre Venezia dovrebbe costruire una serie di nuovi impianti fra Tessera e Porto Marghera, Roma ha infatti già le strutture necessarie, anche se molte di queste sono da riammodernare. Federico Fantini ha osservato che «si spende meno a costruire da zero che a ristrutturare impianti obsoleti», ma il presidente del Coni non si è fatto convincere. «Sono stato realista con il sindaco Cacciari – ha dichiarato – il Coni vuole partecipare per vincere, quindi vuole presentare una candidatura forte. Conterà quello che c’è». Pronta la replica del presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan,
secondo il quale «le Olimpiadi, così come le esposizioni universali, servono per trasformare, infrastrutturare, un territorio in funzione di un grande evento.» Nei prossimi giorni la giunta nazionale del Coni dovrebbe riunirsi e comunicare le tempistiche, ma è probabile che entro metà febbraio sarà richiesto il dossier dettagliato della candidatura. «Saremo pronti – promette Cacciari – e risponderemo a tutte le perplessità sollevate dal presidente Petrucci.»