I numeri della pratica sportiva

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07.04.2016

Istat: lo sport tra gli indicatori per capire l'Italia

Lo sport all'interno del documento Istat: Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo

Categorie: sport, sport news, i numeri della pratica sportiva, studi e ricerche,

a cura di Alice Spiga

Realizzata e pubblicata dall'ISTAT: “Noi Italia edizione 2016", la raccolta dati riguardante i principali settori portanti del sociale e della nostra economia.

Si tratta di una selezione di indicatori statistici che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alla finanza pubblica, all’ambiente, mettendo in luce le differenze regionali che caratterizzano l’italia e la sua collocazione nel contesto europeo.

Tra questi indicatori, all'interno della sezione "Cultura e tempo libero", uno spazio è stato riservato anche allo sport e alla pratica sportiva.

In particolare, ISTAT ha analizzato la propensione alla pratica sportiva, rilevando una crescita nel numero di praticanti rispetto agli anni precedenti, anche se riguarda ancora solo un terzo della popolazione (più gli uomini che le donne) e poco meno di un quarto dei praticanti vi si dedica in modo continuativo.

  

Permangono forti differenze tra Nord e Sud Italia

La quota più elevata di praticanti si riscontra nel Nord - Est (39,4%). La più bassa è invece nel Mezzogiorno (24,9%).

In testa alla classifica:

  • Bolzano (56,6%)
  • Trento (45,4%)
  • Valle d'Aosta (45%).

In fondo alla classifica:

  • Sicilia (24,4%)
  • Basilicata (23,9%)
  • Campania (19,5%).

I valori percentuali qui riportati sono riferiti a coloro che dichiarano di praticare sport. Nella tabella trovate anche le percentuali di coloro che praticano solo qualche attività fisica, dei sedentari e la distinzione tra chi pratica sport in modo continuativo o saltuario.

Prima di chiudere, una riflessione.

Siamo ovviamente ben lieti che lo sport sia stato preso in considerazione dall'ISTAT tra gli indicatori statistici di "Noi Italia edizione 2016", però siamo rimasti un po' delusi dal fatto che sia stato inserito all'interno della sezione dedicata alla cultura e al tempo libero.

Si parla tanto di sport come prevenzione, di sport come medicina, di sport come "pozione magica" da assumere ogni giorno per migliorare la qualità della vita e dell'importanza di investire nella promozione dello sport perché "ogni euro investito nello sport equivale a tre euro risparmiati nella salute".

E allora perché non includere lo sport nella sezione "Salute e Welfare"? Perché persino l'ISTAT relega lo sport a qualcosa che si fa nel tempo libero? Il nostro settore, se vuole crescere, deve pretendere un cambiamento di mentalità.

Non più sport come passatempo, ma sport come strumento di prevenzione e salute, per una vita sana e attiva a qualsiasi età.

 

Per approfondire

Si consiglia la consultazione del sito dedicato a “Noi Italia edizione 2016" e della sezione dedicata all'attività sportiva in Italia (dalla quale abbiamo scaricato i dati qui riportati).

 
 
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