Finanziamenti e bandi per l'impiantistica sportiva

24.05.2012

Finanziamenti per impianti sportivi in Puglia

A cura della redazione

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Michele Ventricelli, consigliere della Regione Puglia, ha reso noto che la Giunta regionale, con una delibera dell'11 aprile scorso, ha approvato i criteri e le modalità di attuazione del “Programma regionale triennale per l'impiantistica e gli spazi destinati alle attività motorio-sportive”.

Questo provvedimento rappresenta un'opportunità per i comuni pugliesi e per tutti quei soggetti, da tempo attivi sui territori, di accedere ai finaziamenti erogati dal programma, per i quali sono stati stabiliti criteri e modalità di accesso.

In particolare, il “Programma regionale” apre una nuova fase di programmazione che definisce obiettivi e azioni per le politiche di sviluppo del sistema sportivo, indirizzato al recupero dell’agibilità, della fruibilità e della funzionalità degli impianti esistenti, con particolare riferimento all’adeguamento alle normative di sicurezza, alle norme-igienico sanitarie e a quelle per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché alle norme CONI per la funzionalità degli impianti sportivi.

Ai finaziamenti sono ammessi gli interventi finalizzati all'adeguamento funzionale e impiantistico per migliorare l'utilizzo e la gestione degli impianti sportivi, quelli per il risparmio energetico e/o idrico e all'utilizzo delle energie alternative. Negli interventi per migliorare la fruibilità e la gestione degli impianti sono compresi anche quelli che consentono una maggiore polifunzionalità.

Il sostegno è inoltre indirizzato alla realizzazione di spazi attrezzati per attività motorie e sportive in aree verdi urbane al fine di favorire l’attività motoria e sportiva, nonché l’aggregazione sociale, in aree e spazi non destinati in modo specifico all’impiantistica sportiva e nei quali si integrano diverse funzioni quali attività culturali, associative e ricreative.

Ciascun progetto ammesso ai contributi potrà essere sottoposto a verifiche preliminari, in corso d’opera e finali, mediante sopralluoghi che costituiscano parte integrante del controllo tecnico-amministrativo. Le Province possono procedere alla revoca in caso di mancata realizzazione dell’intervento ammesso a contributo, ingiustificata realizzazione dell’intervento difforme rispetto a quella che ne ha determinato l’ammissione a contributo, mancato ingiustificato inizio dei lavori entro il termine indicato nell’atto dirigenziale di formale concessione del contributo, ingiustificato mancato rispetto dei termini previsti nell’atto di concessione e di erogazione del contributo.

Le risorse saranno assegnate a ogni singola provincia: un 35% suddiviso in parti uguali. Il rimanente 65% sarà ripartito invece sulla base della popolazione residente in ogni provincia, calcolata annualmente su base Istat.

Per maggiori informazioni è possibile leggere il testo completo del programma pubblicato sul sito della Regione Puglia e la delibera della giunta pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione.

 
 
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