Da quando la corte giudiziaria decretò che il nome Pilates era un termine generico (come yoga), il mercato della formazione Pilates è esploso e oggi è possibile frequentare corsi che durano anche solo un fine settimana.

Attraverso il feedback di alcuni “anziani”, ovvero persone come Lolita San Miguel, Ron Fletcher e Kathy Grant che hanno studiato direttamente con Joseph Pilates, la PMA (Pilates Method Alliance ) - organismo nato in seguito alla sentenza del 2001 con lo scopo di fissare alcune linee guida fondamentali che garantiscano la qualità dei metodi formativi adottati - ha concluso che per poter apprendere il repertorio completo è necessario un minimo di 450 ore di studio, e che una vera comprensione del metodo richiede appunto il repertorio completo di tutto il lavoro eseguito sui grandi attrezzi, oltre al lavoro a corpo libero (matwork).

La Pilates Internationl Network di Jolita Trahan è inserita nel “Registro delle Scuole” che rispetta le linee guida e gli standard qualitativi della PMA. Propone infatti il percorso Matwork (8 incontri per apprendere il repertorio completo degli esercizi a corpo libero) e il percorso Studio (utilizzo dei grandi attrezzi), proponendo inoltre corsi dedicati ad argomenti specifici quali, ad esempio, Pilates per osteoporosi e scoliosi, Pedipol, ovvero la tecnica di ginnastica posturale Axis of Life, e Pilates per lo sport.

In un concetto: “Pensare prima di muovere”. È il consiglio che Joseph Pilates dà nel suo testo Contrology: Return to Life. La raccomandazione era ed è rivolta agli utenti che seguivano, e ancora oggi seguono, il suo metodo e si riferisce all’indispensabile preparazione mentale che deve precedere l’esecuzione di una serie di esercizi il cui obiettivo è la ricerca di un movimento di qualità.