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12.02.2015

Dopo tre anni di inattività, riapre il centro benessere di Sauris

Ne parliamo con l’architetto Piero Gremese, sindaco del Comune di Sauris

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Di Lucia Dallavalle

Una storia come tante altre, in Italia, ma con un finale a sorpresa, quella del centro benessere di Sauris, rimasto inutilizzato per tre lunghi anni dopo la sua apertura.

Ci troviamo in un antico borgo della Carnia, con pochi abitanti (circa 400), ma ricco di tradizioni e paesaggi mozzafiato, che turisti e residenti possono ammirare in qualunque stagione dell’anno; una valle isolata, che per molti aspetti - come la lingua parlata, d'influenza tedesca, e l’architettura delle abitazioni in pietra e legno - si distingue dalle altre località alpine del Friuli Venezia Giulia.

Le sorti dell’impianto, aperto tre anni fa, sono cambiate giugno scorso, quando a Sauris-Zahre si è insediata la nuova amministrazione comunale; tra i punti di forza del proprio programma, la nuova giunta ha infatti promesso la riattivazione di tutte le strutture realizzate negli anni precedenti, ma non funzionanti.

Tra queste, il centro benessere di proprietà comunale, realizzato in un comprensorio sportivo accanto a una palestra presente da anni, con un investimento di 1 milione e 580 mila euro.

>>L'area benessere comprende una piscina con idromassaggi e cascata (capienza massima di 50 persone), un’area wellness con saune e bagno turco, oltreché due zone attrezzate per massaggi e trattamenti estetici.<<
   

3 anni di inutilizzo

«A inibire l’utilizzo dell’impianto per un intero triennio era stata una serie di motivi, di diversa natura, ci riferisce il sindaco, l’architetto Piero Gremese.

La prima ragione è allo stesso tempo normativa ed economica: una legge regionale ancora in vigore, ma che presto verrà modificata su richiesta della giunta di Sauris e forse di altre amministrazioni, obbliga i Comuni che abbiano ottenuto contributi per la realizzazione di piscine e centri benessere all’autogestione di quelle stesse strutture».

Una logica coerente, che non tiene però conto - senza dubbio questo andrebbe fatto in fase progettuale - della complessità gestionale e delle elevate risorse economiche che impianti del genere richiedono.

Vietata la strada dell’affidamento in gestione, il Comune non aveva trovato i fondi necessari per mettere in attività la Casa del Benessere.

«La seconda ragione è di natura impiantistica - continua il sindaco. Le sorti della piscina e del centro benessere erano infatti legate, per il funzionamento e in particolare per il riscaldamento, a quelle della centrale a biomasse, che il Comune ha però tenuto chiusa, in quegli stessi anni, per l’esecuzione di collaudi
  

Autogestione sperimentale

Una volta entrata in funzione la centrale e confermata la volontà di tenere aperto il complesso, superando gli inconvenienti derivanti dalla prolungata inattività, il centro benessere ha potuto riaprire i battenti sotto la gestione del Comune, dal 24 dicembre al 6 gennaio, per poi proseguire ad orario ridotto – solo nei weekend – nelle settimane successive.

Il periodo di autogestione, reso necessario dalla normativa vigente, si sta rivelando anche un efficace sistema per valutare l’affluenza, le necessità dell’utenza e della struttura, e gli effettivi costi di gestione, in vista del bando che verrà emanato non appena la Regione avrà modificato l’attuale norma.

Fino ad ora la valutazione di questa “sperimentazione”, che proseguirà fino a Pasqua, è stata molto positiva: «Proprio l’assenza di neve durante le Feste Natalizie - ha sottolineato il sindaco - ha reso il Borgo dello Sport e del Benessere una rilassante e benefica alternativa alle passeggiate e alle attività normalmente praticate sulle piste».

Sauna finlandese, doccia sensoriale ed emozionale, bagno turco, biosauna, solarium, diversi tipi di massaggi e trattamenti estetici e fisioterapici sono alcuni dei servizi offerti dalla struttura, ma è il “bagno nel fieno”, osserva Gremese, quello più utilizzato e gradito ai frequentatori.

All’apprezzamento dei turisti si è sommato il gradimento dei residenti: «Abbiamo avuto una risposta moto positiva - aggiunge il Sindaco Gremese - dai proprietari di case di vacanza, determinanti per il successo di alcune attività promozionali».

Gli albergatori, invece, hanno incominciato più tardi a “dare risposte”, riscoprendo solo nei weekend di apertura successivi alle Feste Natalizie le potenzialità di questo polo dello sport e del benessere ad alta quota.

 
 
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