Progettare una spa

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4 esempi di integrazione nel contesto di centri benessere e spa

Centri benessere e termali realizzati in contesti molto diversi tra loro. Li accomuna un'attenzione progettuale verso un perfetto inserimento nel contesto.

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di Alice Spiga

Progettare e realizzare un centro dedicato al benessere chiama in causa molteplici competenze e professionalità - tecniche, impiantistiche, progettuali, gestionali - che abbiamo avuto e avremmo modo di approfondire nel dettaglio.

Una di queste è senz'altro la capacità di saper analizzare le caratteristiche dello spazio che andrà ad accogliere la spa o il centro benessere e saperlo sfruttare nel migliore dei modi, esaltandone le qualità e trasformando in vantaggi tutti i problemi e i limiti strutturali e ambientali.

Che si tratti di un centro benessere all'interno di un hotel o di un club con fitness e piscina, o di una struttura benessere a sé stante che nasce ex novo, l'osservazione e l'analisi del contesto esistente rappresentano due passaggi fondamentali, da non sottovalutare.

In questo articolo vi presentiamo alcuni esempi di aree benessere molto diverse tra loro, realizzate in contesti e in ambientazioni anche molto distanti gli uni dagli altri, che hanno saputo mettere in risalto le caratteristiche dello spazio, del territorio, del luogo in cui la spa è stata collocata.

Nel cuore della Maremma Toscana

L’albergo Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, nel cuore della Maremma toscana, è un’antica costruzione in travertino circondata da un parco secolare. Pensato secondo la filosofia dell’habitat, è costruito in armonia con il contesto naturale e architettonico del luogo, senza trascurare modernità ed eleganza.

Anche l’approccio terapeutico segue questa volontà di integrazione: una filosofia globale che si prende cura del corpo e dello spirito, con programmi benessere personalizzati e cure medico-specialistiche.

L’acqua termale di Saturnia sgorga nel cratere naturale all’interno del resort a una temperatura di 37°C, al ritmo costante di 800 litri al secondo, e va a rimpinguare le quattro piscine termali, estese su una superficie di 2.800 mq, dotate di idromassaggi, cascate e percorsi vascolari ad acqua calda e fredda.

Il continuo ricambio, determinato da questo imponente flusso d’acqua, permette di mantenere intatte le caratteristiche chimico-fisiche, gli effetti biologici e terapeutici, le condizioni igienico-sanitarie dell’acqua presente nelle piscine.
 

Nella villa del '600 con vista lago

Ci troviamo in un edificio storico, Villa Quaranta, hotel originario del 600 che deve il suo nome alla prestigiosa famiglia veronese che la impiegava come residenza estiva.

Una villa tra le più incantevoli della Valpolicella, dislocata tra le colline che circondano il lago di Garda, che dal 1986 ospita, a seguito di un’accurata ristrutturazione nel pieno rispetto dello stile architettonico originale, un elegante hotel con 72 camere e suites.

Ma è solo in tempi recenti che questa struttura ha trovato la sua vocazione, ospitando al suo interno la spa “Terme della Valpolicella”; 2500 mq dedicati al benessere, divisi tra Zona Thermarium e Zona Acqua. Quest’ultima rappresenta il cuore del centro benessere, con piscine esterne e interne, vasche con lettini effervescenti e sedute idromassaggio in acqua dolce.

Di particolare suggestione, la piscina ad acqua termale interna, anch’essa portavoce di storia, evocata dalle alte colonne, dai timpani e dal soffitto affrescato che decorano l’ambiente. La sua particolare forma a quadrifoglio ospita percorsi idromassaggio mirati per tutte le parti del corpo, fontana a ventaglio e getti multipli.
 

Nel magnifico scenario delle Alpi

Foto di Roland Halbe

Le Römerbad Thermal Spa a Bad Kleinkirchheim sono uno stabilimento termale abilmente collocato nello scenario incantevole delle Alpi.

Inaugurate nel 1979 come una delle prime event spas, sono state interessate da un intervento di restyling e ampliamento, a firma dello studio Behnisch Architekten di Stoccarda, mirato a creare un’area wellness e una dedicata al culto della sauna.

Primo dato da mettere in evidenza: dall'esterno, l'edificio appare appena percepibile, grazie a un gioco di piani sfalsati che permettono di contenere l'altezza della struttura, inserendola dunque al meglio in questo particolare contesto paesaggistico, e sfruttare al contempo tutta la luce naturale possibile.

Grande attenzione è stata posta nella scelta di materiali - pietra naturale e legno - e dei colori: in primis il bianco, accostato a tonalità tenui scelte per creare un senso di eterea bellezza e di candore, che raggiunge il massimo splendore quando il centro è immerso nella neve.

La singolarità di questo complesso risiede nella presenza di 15 differenti tipologie di sauna, da forme di “espressione” più tradizionale (il Romanum con Tepidarium, Calidarium e Biosauna) a quelle meno usuali, come il Noricum, di derivazione regionale, con sauna alla valeriana celtica, al granato e al cembro.

A queste si aggiungono bagni di vapore, docce nebulizzate saline, sauna a infrarossi, oltre a minipiscine idromassaggio e una vasca con percorso Kneipp, contraddistinta da quelle stesse linee morbide e circolari presenti all'esterno, dando forma a eccentriche imbarcazioni rivestite in mosaico bianco.

Infine: ampie terrazze e piscine esterne per godersi i raggi solari e il panorama.
 

Tra il castello da fiaba e la città

Foto di Peter Hebeisen

Un albergo in puro stile nordico, un vero e proprio castello con tanto di torrette e a tetti punta che svettano verso il cielo. Questo è il Dolder Grand Hotel & Spa, una lussuosa struttura alberghiera a 5 stelle vicino a Zurigo.

Circa cinque anni fa, l'hotel è stato ristrutturato e ha visto la nascita di un centro benessere, denominato Dolder Grand Spa, il cui progetto è stato affidato all'architetto Norman Foster.

La volontà dell'architetto è stata di spezzare con la tradizione e realizzare un lungo “serpente” in pietra che abbraccia la costruzione originaria. Il concept da cui trae origine il progetto nasce dalla fusione tra un’infrastruttura ultra moderna e influenze filtrate dall’architettura e dal design di matrice giapponese.

Le curve si ritrovano anche all'interno, dove rappresentano il leitmotiv nelle scelte progettuali e di design di tutto il centro benessere. Un esempio è fornito dalle cinque "Tsunaburo" posizionate all’interno dell’Aqua Zone: vasche riempite di sassi finissimi riscaldati, che avvolgono tutto il corpo in un piacevole tepore; un’idea originale importata direttamente dal Giappone dalla designer americana Sylvia Sepielli e realizzata da Klafs in esclusiva per la Spa.

Interessante, infine, la collocazione della piscina realizzata all'interno della già citata Aqua Zone, un’ampia curva di 25 m di lunghezza e 1,35 m di profondità, che si protende verso una vetrata a tutta parete da cui si domina la città di Zurigo.

       

 
 
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