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Il mercato del benessere italiano
06.04.2016

Il mercato delle SPA in Italia

Dario Benedetto ha approfondito la situazione italiana riguardante il mercato del benessere, offrendo un invito chiaro: investire sulla professionalità per migliorare il settore.

Categorie: wellness, wellness news, mercato del benessere,

A cura di Rita Cesarini

Nell’articolo intitolato Il turismo del wellness in Italia , abbiamo riportato alcuni dati della ricerca condotta da Vivilitalia sul turismo legato al benessere, dalla quale è emerso che esso sta seguendo un trend di crescita, che in Italia l’ha portato a un giro di affari di oltre 2 miliardi di euro all’anno.

Per approfondire l’aspetto prettamente legato alle SPA, riportiamo il parere di Dario Benedetto, Spa Consultant Owner Spa Industry con alle spalle un’esperienza ventennale in gestioni dirette, in Italia e all’estero, studi di fattibilità e consulenze manageriali per il mercato delle SPA.

  

Le SPA negli hotel

L’Italia è uno dei paesi che registra la più alta percentuale di hotel rispetto alla popolazione. Si tratta, in particolare, di strutture medio-piccole, con un numero medio di camere inferiore alle 40 unità.

Sul territorio sono attivi circa 5000 hotel a 4 e 5 stelle, con un offerta di quasi 2000 SPA; per quanto riguarda gli hotel a 3 stelle, invece, la presenza di SPA è limitata ed è legata a zone particolari e alla quantità di camere.

  

Le DAY-SPA

Le DAY-SPA, ovvero le strutture che offrono dei servizi wellness ma che non richiedono il soggiorno in hotel, seguono una crescita molto inferiore e rappresentano anche una tipologia di investimento più rischiosa nel settore benessere. Sul nostro territorio sono circa 1.000 le strutture di questo tipo, un numero che non rispetta la crescita che caratterizza il settore in generale.

Questo potrebbe essere dovuto ad alcuni risultati negativi ottenuti in seguito a ingenti investimenti, oppure anche alla scarsa professionalità di molti addetti che ha come conseguenza una delusione delle aspettative dei clienti.

    

In primo piano: la cultura

Un settore che, almeno in Italia, ha ancora bisogno di crescere e al quale Dario Benedetto propone una "cura": investire sulla professionalità tecnica e manageriale degli addetti che lavorano in queste strutture, per qualificare al meglio il settore wellness in Italia.

Questo per due motivi principali:

  • Soddisfare le aspettative e le esigenze dei clienti in termini di servizi;
  • Soddisfare le aspettative e le esigenze dell’imprenditore in termini di ritorno utile a seguito dei suoi investimenti.
          
Per approfondire

Si rimanda alla lettura dell'articolo completo pubblicato nel n°173 di Piscine Oggi.    

 
 
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