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23.06.2011

Arredamento outdoor: fotografia di un mercato in crescita

a cura della redazione

(22 giugno 2011) Secondo una recente ricerca condotta dall'Osservatorio SUN (il Salone Internazionale dell'Esterno), il mercato italiano dell’ arredo per esterni è in crescita costante da anni. Si tratta di uno sviluppo non eclatante in assoluto, ma significativo se rapportato ad altre abitudini e comportamenti di spesa degli italiani.

Nel corso del 2010, il valore dell’outdoor market ha superato il miliardo e 230 milioni: una trentina di milioni in più rispetto al 2008. Un dato notevole, soprattutto se rapportato alla presenza della crisi mondiali.

Ma quanto vale l’arredo per esterno? Nel complesso, il mercato mondiale dell’outdoor living & gardening ha superato i 167 miliardi di dollari nel 2008, con una previsione di crescita del 9% fino al 2013.

La quota italiana è di 4.250 milioni di euro, una cifra di tutto rispetto in un mercato europeo che ha raggiunto i 66 miliardi di dollari di valore.

Parliamo quindi di un’Italia protagonista del comparto, non solo per il pes’ economico crescente (i dati CSIL confermano l’Italia ai vertici del settore quale Paese importatore, dall’UE in primis e dall’area Asia-Pacifico poi, ed esportatore, principalmente nell’UE e produttore e consumatore in USA), ma anche per la qualità, la durabilità, l’inventiva e la ricercatezza dei prodotti.

Nello specifico, eliminando le voci relative al gardening, il mercato tricolore dell’outdoor living è segmentato in 2 grandi filoni produttivi e commerciali: le costruzioni da giardino (serre, pergole, tendaggi, schermature, gazebo, pavimenti ecc.) e gli arredi e accessori outdoor (arredi, ombrelloni e accessori di vario genere), che valgono complessivamente più di 1.200 milioni di Euro (2008).

Le maggiori imprese del comparto sono poche - la fascia cosiddetta alta del mercato rappresenta circa il 20% della produzione (dato CSIL) - e si affidano a grandi nomi del design e si aprono a mercati esteri con reti commerciali molto strutturate. Il resto del mercato è presidiato da aziende di piccole e piccolissime dimensioni, la maggior parte di taglio artigianale o post-artigianale, anche a composizione famigliare.

Il 65% delle vendite si concentra nel canale residenziale, con una distribuzione concentrata soprattutto nei negozi specializzati e nei garden center, situati principalmente nel Nord Italia.

La produzione destinata invece alla collettività (ho.re.ca. in primis) copre il 35% circa del mercato. Un settore in crescita che predilige, come canali di vendita, i negozi al dettaglio e grossisti (entrambi oltre il 30% della quota complessiva), mentre una quota minore ma crescente passa attraverso studi di architettura e design.

La vendita diretta, che vale il 2% nel segmento residenziale, sale al 10 in questo mercato. Solo nel 2008, i rilevamenti effettuati da CSIL registravano la quota ho.re.ca. al 29% dei consumi complessivi, trainata da un comparto dai numeri importanti (Istat 2008: 146.000 bar, 104.000 ristoranti 33.500 alberghi, 13.000 imprese balneari), che cresce con i nuovi punti vendita dovuti alla liberalizzazione delle licenze, che si adegua alle nuove normative.

  

Distribuzione arredi per esterno canale residenziale (% sui valori, 2009, fonte CSIL)

  

Distribuzione arredi per esterno canale collettività (% sui valori, 2009, fonte CSIL)

         
negozi specializzati arredi esterno 36% grossisti 34%
Garden Center 19% retail 33%
DIY 15% studi architettura 19%
Grandi magazzini 14% vendita diretta 10%
Negozi di mobili 9% main contractor 4%
Ipermercati 4%
Vendita diretta 2%
Fiere, mercati locali 1%
                  

          
Foto: piscina progettata da arch. Rossini

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