Primo Piano

10.12.2010

Sporte2, più efficienza per gli impianti sportivi europei

Questa notizia è inserita in complementi per l'impiantistica sportiva, energie rinnovabili e impianti sportivi,

Ha preso il via Sporte2, un nuovo progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea che si propone di migliorare il rapporto tra gestori di impianti sportivi e fornitori energetici. In Europa, il mondo dello sport comprende circa 1,5 milioni di immobili, che rappresentano l’8% del patrimonio edilizio complessivo e il 10% del consumo energetico associato al settore delle costruzioni. Alla luce di questi dati, che sottolineano l’importanza dell’impiantistica sportiva, l’obiettivo del progetto è aiutare a gestire e ottimizzare la generazione, lo scambio e il consumo di energia elettrica all’interno delle strutture sportive dell’UE.

Il programma, della durata di tre anni, si basa sull’applicazione agli impianti sportivi di un sistema intelligente di gestione degli edifici (Building Management Solution), modulare e scalabile, comprendente il monitoraggio e il controllo integrato del quadro energetico: riscaldamento, ventilazione, acqua calda sanitaria, areazione e gestione, monitoraggio e stoccaggio dell’energia. L’utilizzo di questo strumento, applicabile sia alle strutture nuove sia a quelle già esistenti, servirà a rispondere ad alcune domande di fondamentale importanza: come, dove, quando e perché si produce, si usa e si scambia energia.

Una parte importante del lavoro di ricerca sarà condotto in un edificio sperimentale, il “KUBIK” di Tecnalia, situato nel Bizkaia Technology Park del comune spagnolo di Etxebarri. I dati rilevati nel corso delle sperimentazioni verranno confrontati con i sistemi convenzionali, e permetteranno di individuare le soluzioni migliori per abbattere il consumo energetico fino al 30%, con un proporzionale calo della CO2 e dei costi derivati.

Al progetto, che rientra nel Seventh Framework Programme (il programma dell’Unione Europea che si occupa del finanziamento delle ricerche per il periodo 2007-2013), lavora un consorzio del quale fanno parte enti greci, portoghesi, spagnoli e italiani: tra questi ultimi ci sono l’Università Politecnica delle Marche e l’associazione sportiva FIDIA.

 
 
Torna indietro