Secondo lo studio Proposte per il piano straordinario di efficienza energetica 2010, presentato a fine settembre da Confindustria, solo il connubio tra lincremento della produzione energetica a partire da fonti rinnovabili e l'incremento dellefficienza energetica porterebbe vantaggi reali, evitando insostenibilità economiche.
Di più: attraverso una corretta politica di incentivazione dellefficienza in Italia, Confindustria prevede che si potrebbe raggiungere, nel periodo 2010- 2020, una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 207,6 milioni di tonnellate. Tra i settori più promettenti, sui quali quindi è consigliabile concentrare investimenti e politiche di incentivazione, la ricerca individua le pompe di calore, le caldaie a condensazione, la cogenerazione, inverter e gruppi di continuità Ups.
Gli effetti di questa corsa allefficienza sarebbero peraltro ben più vasti: questa strategia condurrebbe infatti ad un impatto socioeconomico pari a 130 miliardi di euro di investimenti, generando circa 1,6 milioni di unità di lavoro. Stime positive, quelle espresse dallanalisi confindustriale, che trovano riscontro nell'edizione 2011 di Termoidraulica, la manifestazione fieristica padovana (30 marzo-2 aprile 2011) dedicata al risparmio energetico e allecosostenibilità, che quest'anno predisporrà due grandi spazi: uno dedicato al mercato delle energie rinnovabili e laltro a quello del solare termico.