Ricerche e studi scientifici

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02.04.2015

La sauna riduce il rischio di attacco cardiaco

Lo dimostra uno studio finlandese della durata di 21 anni

Categorie: wellness, wellness news, ricerche e studi scientifici,

a cura di Lucia Dallavalle

Alle molteplici ricerche sui benefici della sauna, si aggiunge uno studio condotto da ricercatori finlandesi, attraverso il monitoraggio di 2.315 uomini, di età compresa tra i 42 e i 60 anni, della Finlandia orientale, monitorati per ben 21 anni.

In uno dei paesi dove la sauna è più diffusa e popolare, un gruppo di ricercatori dell’University of Eastern Finland, guidati da Jari Laukkanen, ha voluto verificare l’impatto di questa pratica sulla durata della vita e, in particolare, gli effetti sul sistema cardiocircolatorio degli uomini.

Risultati estremamente positivi, a giudicare dai dati raccolti in un arco di tempo molto ampio, e ora pubblicati nel Journal of the Jama Internal Medicine, la rivista dell’American Medical Association.

Il rischio di un attacco cardiaco improvviso con conseguenze fatali è infatti sensibilmente ridotto (del 22%) per gli uomini che hanno l’abitudine di fare la sauna due o tre volte alla settimana, ed è drasticamente inferiore (del 63%) per chi effettua sedute con una maggiore frequenza, dalle quattro alle sei a settimana.

Durante il periodo di follow up, gli scienziati hanno registrato 190 morti per attacco cardiaco improvviso, 281 patologie coronariche mortali, 407 morti causate da malattie cardiovascolari e 929 dovute ad altre cause.

I valori percentuali citati si riferiscono agli attacchi cardiaci, ma anche nelle altre categorie lo studio ha registrato riduzioni del rischio percentualmente simili tra chi pratica con regolarità la sauna, due o più volte alla settimana.

Un altro dato interessante registrato dalla ricerca riguarda la correlazione tra benefici e tempo trascorso in sauna per ogni seduta: coloro le cui sessioni hanno una durata tra gli 11 e i 19 minuti sono risultati meno esposti (del 7 %) ad attacchi cardiaci rispetto a coloro i cui tempi di seduta sono inferiori agli 11 minuti; rischio ancora più ridotto (del 52%) per i veri e propri appassionati della sauna, con tempi di permanenza superiori ai 19 minuti.

 
 
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