Aziende e prodotti

campi, tennis, illuminazione, lampade, Solljus,

Tennis e illuminazione Solljus. Intervista a Gianfranco Barbiero

Categorie: sport, aziende e prodotti sport, impianti sportivi, risparmio energetico,

notizia sponsorizzata

“Quando una competizione si gioca con la luce artificiale, l'illuminazione deve essere uniformemente distribuita sul campo con un'intensità minima, risultante come media di 18 misurazioni equamente distribuite sul campo”. È una delle regole auree del tennis, messe nero su bianco dalla ITF International Tennis Federation.

Regole che vanno scrupolosamente osservate quando si parla di corretta illuminazione dei campi da gioco. Ne sa qualcosa Gianfranco Barbiero, direttore del torneo tennistico Challenger Atp di Padova (50.000 dollari in palio), disputato la scorsa estate.

Barbiero ha provato in prima persona gli effetti di un'illuminazione “a prova di ispettore ITF”, portando alcuni fuoriclasse della terra rossa a sfidarsi sotto la luce di Solljus: un apparecchio per l’illuminazione in grado di assicurare grandi prestazioni sia sul piano della qualità visiva, sia su quello del risparmio, motivi per cui Solljus risulta sempre più utilizzato nello sport italiano.

Grazie all'esperienza di Gianfranco Barbiero, cerchiamo di capire le caratteristiche, le qualità e le performance che un impianto illuminotecnico deve garantire affinché il campo da tennis risulti correttamente e adeguatamente illuminato.

Sig. Barbiero, quando l’illuminazione di un campo da tennis può essere descritta come impeccabile e quali sono gli errori da evitare?

In un torneo ATP Challenger l'intensità media dev'essere molto alta (750 lux), per consentire ai giocatori - professionisti di tutto il mondo - di avere una visibilità ottima anche di sera.

Spesso i campi da tennis hanno punti molto illuminati, di grande intensità, e punti non illuminati, creando dei coni d'ombra, solitamente negli angoli del campo, che disturbano notevolmente la visione del giocatore. È importante distribuire bene la luce in tutto il campo, e per raggiungere l'intensità media necessaria le lampade devono essere molto performanti.

La sua esperienza con Solljus, ha ricevuto il gradimento dei grandi della racchetta. Ricorda qualche dettaglio dell’ultima competizione internazionale dove la qualità dell’illuminazione è stata decisiva?

Da quest'anno abbiamo deciso di sperimentare anche i match in “serale”. Ed erano gli incontri clou della serata. In accordo con il supervisor, abbiamo sempre fatto giocare i giocatori più conosciuti e più forti, come Filippo Volandri, Marco Cecchinato, Maximo Gonzalez, soo per citarne alcuni.

L'impianto di illuminazione è stato determinante, gli atleti sono rimasti molto soddisfatti dalla luce del campo centrale, senza mai lamentarsi della visibilità. Un evento quasi impossibile quando si tratta di professionisti!

Come funzionano le verifiche dell’impianto tennistico da parte degli ispettori internazionali? Quali sono i parametri di luce e visibilità che vanno rispettati? Cosa si rischia se qualcosa non va?

Le verifiche vengono fatte in campo direttamente dal supervisor internazionale, abilitato e inviato dalla ATP stessa, con un luxometro. Come già detto, il minimo per questo tipo di manifestazione è di 750 lux medi come recita il regolamento FIT: “quando una competizione si gioca con la luce artificiale l'illuminazione deve essere uniformemente distribuita sul campo con un'intensità minima risultante come media di 18 misurazioni equamente distribuite sul campo”.

Immagino abbiate ospitato delle riprese televisive per questo evento. Avete riscontrato un qualche miglioramento anche sotto questo aspetto? Gli operatori TV si sono lamentati di interferenze magnetiche o altro?

Abbiamo riscontrato un miglioramento notevole rispetto alla precedente illuminazione. Come torneo siamo stati scelti dalla IMG (global leader nel management sportivo, ndr) e dall'ATP per le riprese televisive livestreaming, per cui tutti i nostri match sono stati trasmessi in diretta su piattaforme di alto contenuto tecnologico.

Il risultato, nelle partite serali, è stato perfetto: riprese ottime e luminose, senza nessun tipo di problema di luce. Gli operatori, esperti del settore, non hanno lamentato alcun tipo di interferenza.

Lei è anche presidente di una società sportiva che ha in dotazione altri impianti, tra i quali una piscina; pensa di utilizzare Solljus anche lì?

La soddisfazione riscontrata in ambito tennistico è molto alta e abbiamo già attrezzato con lampade Solljus di diversa potenza le nostre tensostrutture e alcuni palloni pressostatici. È lì che si allenano sia i ragazzi dell’accademia (professionisti e semiprofessionisti) sia i frequentatori abituali del centro. Il consenso è stato unanime. Solljus significa luce del Sole e, secondo noi, questo nome non poteva essere più azzeccato.

Nel proseguo della stagione c’è l’intenzione di intervenire anche sull'illuminazione di altri campi, e questo sarà semplice grazie alle diversificate ottiche che Solljus può montare. L’obiettivo è di poter utilizzare questo sistema di illuminazione anche per le piscine coperte in cui si svolgono attività agonistiche (gare di nuoto, partite di pallanuoto ed esibizioni e gare di nuoto sincronizzato).

Poi c’è il nuovo palazzo del ghiaccio che potrebbe essere valorizzato sul piano illuminotecnico. Qui, da quel che so, Solljus parte in vantaggio, avendo già illuminato in Svezia campi da hochey, piste da pattinaggio e persino impianti sciistici.

Visto da vicino

Gianfranco Barbiero
Presidente della Società sportiva 2001 Team Sport Academy che gestisce 11 impianti sportivi nel triveneto. Promuove lo sport a livello agonistico nazionale e internazionale: pallanuoto, tennis, nuoto, nuoto sincronizzato, pattinaggio sul ghiaccio artistico, hockey, squash e paddle. La società gestisce due squadre in serie A di Pallanuoto (vincitrici di scudetto e coppa Italia); due squadre in serie A di tennis, una squadra in serie A di squash e una di paddle. Ha quattro atlete in nazionale pallanuoto e pattinaggio sul ghiaccio. Inoltre: organizza tornei internazionali di tennis e altri a livello nazionale.

Per approfondire

Chiedi senza impegno di visionare un apparecchio Solljus direttamente presso il tuo impianto sportivo. Potrai accenderlo, testarlo, misurarlo e confrontarlo prima di acquistarlo.

notizia sponsorizzata

 
 
Torna indietro