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Energie rinnovabili e impianti sportivi

La qualità dell'aria in palestre, piscine e centri benessere

Un approfondimento sui sistemi per la gestione automatica dell'aria negli ambienti per lo sport e il benessere

Categorie: complementi per l'impiantistica sportiva, gestione piscine, gestione impianti sportivi,

a cura della redazione di Sport Industry

La norma UNI EN ISO 7730 definisce il benessere termico come la condizione mentale di soddisfazione termica nei confronti del microclima, definito come il complesso dei parametri climatici degli ambienti confinanti in grado di influenzare gli scambi termici soggetto-ambiente.

L'equilibrio termoigrometrico ideale per un ambiente natatorio deve essere 28/29°C per la temperatura dell'aria e 55% UR (umidità relativa). Questa condizione termica è sufficiente a rendere ottimale un ambiente natatorio, ma non sufficiente a garantire una buona qualità ambientale.

Si rivela dunque necessario effettuare una valutazione della qualità dell’aria anche da un punto di vista c himico – fisico – micro-batteriologico: non devono essere presenti inquinanti e non devono crearsi sensazioni di insoddisfazione nella maggior parte delle persone.

A questo scopo si ricorre alla ventilazione la cui funzione essenziale è di immettere negli ambienti aria fresca (presa all'esterno e opportunamente filtrata) allo scopo di rinnovare l'aria contaminata e mantenere buone condizioni in fatto di qualità e temperatura.

In un impianto natatorio la frequenza dei ricambi d’aria durante l'inverno, con l'espulsione di aria calda viziata, inquinata e l'immissione di aria nuova a bassa temperatura, resta il punto cruciale: se è eccessiva, crea sprechi energetici e inquinamento ambientale; se insufficiente, produce ambienti malsani e rischi per la salute e per l’integrità della struttura.

La necessità di contenere i consumi per il riscaldamento ha imposto, da un lato, a un migliore isolamento degli edifici, con conseguente spinta a sigillare gli ambienti interni e a sostituire le modalità naturali di aerazione con mezzi artificiali, come le UTA nell'approfondimento qui sotto.

E dall'altro, ha spinto alla scelta di mezzi differenti per la produzione di energia, come i pannelli solari e fotovoltaici (per i quali rimandiamo la lettura della rassegna dedicata ), e soluzioni integrate per la produzione combinata di energia elettrica e termica, con imponenti risparmi dal punto di vista energetico e, ovviamente, di gestione.

Focus su: le Unità Trattamento Aria

Le Unità Trattamento Aria (UTA) permettono il riscaldamento, la deumidificazione, la ventilazione (ricircolo e rinnovo) e la filtrazione dell’aria degli ambienti piscina. in un unico monoblocco, pre-assemblato e pre-collaudato in fabbrica. Una grande capacità di recupero permette il lusso di lasciare sempre in funzione la zona piscina, permettendo di avere costantemente per tutto il periodo dell’anno, 24 ore su 24, una temperatura e un’umidità costanti. Alcune tipologie di unità trattamento aria riescono a recuperare il 99% del calore di evaporazione dell’acqua della piscina.

Focus su: cogenerazione

Con il termine cogenerazione si indica la produzione combinata di diverse forme di energia secondaria (energia elettrica ed energia termica) partendo da un'unica fonte ( fossile o rinnovabile) generata da un unico sistema integrato. L'introduzione di una microturbina a cogenerazione porta immediati e importanti vantaggi. Ad esempio la possibilità di risparmiare energia primaria, nell'ordine del 35-40%, diminuendo i costi energetici.

Focus su: trigenerazione

La trigenerazione è un particolare settore della cogenerazione. Oltre a produrre energia elettrica e termica, consente di utilizzare parte dell’energia termica recuperata da tale trasformazione per produrre energia frigorifera. La trasformazione dell’energia termica in energia frigorifera è resa possibile dall’impiego del ciclo frigorifero ad assorbimento in combinazione con una sostanza, l’acqua, utilizzata come solvente. L’impianto di trigenerazione, se confrontato con un impianto tradizionale a sola caldaia a condensazione e a parità di condizioni di isolamento della struttura, permette di risparmiare circa 20 ton CO2/anno.

 
 
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