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07.09.2015

La campagna dell'UPI contro gli annegamenti in piscina

Ogni anno, in Svizzera, praticando sport acquatici annegano in media 26 persone. Cosa fare per invertire la tendenza?

Categorie: piscine, piscine news, sicurezza in piscina, ricerche e studi scientifici,

Ogni anno, in Svizzera, praticando sport acquatici annegano mediamente 26 persone. Nella maggior parte dei casi le vittime s'inabissano senza un motivo preciso. La seconda dinamica più frequente è la caduta improvvisa in acqua.

Alla luce di questi dati, e convinti che si debba imparare a nuotare sin dalla più giovane età, imparando a mettersi in salvo da soli, l'UPI - Ufficio Prevenzione Infortuni ha preso l'impegno di diffondere, nel modo più capillare possibile, il "Controllo della Sicurezza in Acqua" (CSA), un metodo sviluppato in Canada dalla Canadian Lifesaving Society con il nome di "Swim to Survive®" e adattato, per la Svizzera, da swimsports.ch e dall'upi.

Il metodo prevede di far svolgere ai bambini tre esercizi in sequenza (effettuare una capriola dal bordo in acque profonde, galleggiare sul posto per 1 minuto, nuotare 50 m e uscire dall'acqua); se i bambini superano queste prove ricevono un attestato.

L'attestato conferma che il bambino ha eseguito gli esercizi correttamente e che dispone di sufficienti capacità natatorie per andare in acque profonde, naturalmente sempre sotto la sorveglianza di un adulto.

Un metodo certamente molto interessante, che apre potenziali cambiamenti nell'insegnamento del nuoto nei bambini anche per il nostro paese.
  

Per approfondire

Leggi la presentazione de Il controllo della sicurezza in acqua (CSA)

Altri dati sull'annegamento in Svizzera sono disponibili su: Infortuni sportivi mortali in Svizzera 2000-2014

 
 
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